Economia e lavoro. Visione integrata per lo sviluppo

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Non è più possibile “subire” la crisi. Occorre governarla. Ruota intorno a questa considerazione generale la nuova strategia che la Regione ha proposto al Tavolo per lo Sviluppo che si é riunito oggi a Palazzo Balbi a Venezia. Insieme ai rappresentanti delle categorie economiche e delle parti sociali, hanno partecipato all’incontro – coordinato dall’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan – gli assessori Isi Coppola, Roberto Ciambetti, Maurizio Conte, Marino Finozzi, Franco Manzato e la vicepresidente dell’Unione delle Province del Veneto Barbara Degani.
“Parola d’ordine di questa nuova fase – ha detto l’assessore Donazzan – è: visione integrata. Si tratta infatti di una trasversalità di tutti gli assessorati, che affronteranno in maniera organica le priorità emerse non solo in questo primo anno di governo regionale, alla luce delle trasformazioni che hanno investito il sistema veneto, ma anche dall’agenda dettata dalle parti sociali”.

Il primo esempio del nuovo corso è rappresentato dall’istituzione di un “tavolo delle sinergie per lo sviluppo”, che sarà basato sul modello di quello già costituito per il turismo regionale. L’approccio sarà lo stesso, sotto il coordinamento degli assessori al lavoro, all’economia e al bilancio. Avrà il compito di indicare le linee da fornire alla giunta regionale, in base alle indicazioni che sui singoli argomenti saranno formulate da specifici gruppi di lavoro operativi, in cui saranno presenti i rappresentanti del mondo dell’economia e del lavoro.

Le priorità già individuate finora su cui lavorare sono state la semplificazione e la sburocratizzazione di tutta la pubblica amministrazione, non solo della Regione; la definizione di un “patto” per i giovani con l’obiettivo della migliore occupabilità e dell’autoimprenditorialità, per non perdere la grande tradizione veneta; la sottolineatura che sul turismo si debba investire in termini industriali e di coordinamento con altri settori strategici, come ad esempio l’agricoltura che anche in periodi di crisi ha dimostrato di tenere.

Su questa metodologia di lavoro il Tavolo per lo Sviluppo ha espresso ampia condivisione.

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