Adriana Cantisani “Per ogni età il gioco giusto”

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Una signora in tailleur blu si aggira silenziosa e guardinga in mezzo a bambini urlanti, frugoletti capricciosi e genitori disperati. Annota tutto su un taccuino e dopo sette giorni di buoni consigli, regole puntuali e tanti sorrisi, in casa torna la pace e la serenità. No, non è magia, ma una puntata di “S.O.S TATA”, reality show in programmazione su La7 e Fox Life. Arrivato ormai alla sesta edizione, il programma si avvale di tate professioniste che aiutano le famiglie in crisi con l’educazione dei propri figli. Come Adriana Cantisani, conosciuta come Tata Adriana che con il tempo e l’esperienza ha sviluppato un metodo educativo del tutto particolare. “Il segreto – confessa – sta nel gioco non strutturato, nel gioco libero. Attraverso di esso i bambini riescono ad apprendere anche prima che nella loro mente si siano sviluppate quelle capacità cognitive che permettono loro di assimilare nozioni attraverso lezioni “tradizionali”. Ciò significa che qualsiasi materia o concetto può essere spiegato e compreso attraverso attività ludiche. Prendiamo le lingue straniere. Dal 1990 sto lavorando all’elaborazione di uno speciale metodo di insegnamento della lingua inglese ai bambini tra i 3 e gli 8 anni chiamato “English is fun”. Si basa sull’idea del gioco nella sua dimensione olistica: non solo attività volte al potenziamento della capacità linguistica, ma tutta una serie di iniziative finalizzate allo sviluppo del bambino nella sua totalità. Sono portate avanti da attività di carattere fisico – motorio, organizzate nei giochi per sviluppare la creatività e la fantasia e manifestazioni di carattere musicale. Il tutto ovviamente in lingua inglese”.
Gioco individuale o gioco di gruppo, questo è il problema…
“Fino a 4 anni i bambini non giocano insieme. Al massimo possono condividere lo stesso spazio, ma non interagiscono tra di loro; solo dopo i 5 anni la fase dell’egocentrismo viene abbandonata a favore di una maggiore socializzazione. Sicuramente trovare un gioco o giocattolo che possa attrarre l’attenzione dei piccolini è di aiuto. A mio avviso il pallone rimane un must, anche per le femmine. Sconsiglio invece i giochi da tavolo per i bambini sotto i 7-8 anni perché, prima di quell’età, il bambino fa fatica a seguire quelle regole intellettuali che stanno alla base del gioco di società. Qualsiasi intoppo, sconfitta o manchevolezza è interpretata dal piccolo come un attacco personale”.
Giocattoli elettronici, videogiochi e televisione. Un’occasione di sviluppo o un pericolo da cui guardarsi?
“Il tutto in giusta misura, scegliendo bene il gioco o i giocattoli giusti per età e tematica. Per esempio i videogiochi non sono adatti ai bambini di 3 o 4 anni perché non sanno interpretare le immagini in 2D, ma sanno capire solo gli oggetti tridimensionali. Pertanto non sono ancora in grado di capire se quello che vedono sullo schermo è realtà o finzione. Attenzione anche alle ambientazioni delle avventure grafiche; setting fantasy, di guerra, horror possono risultare eccessivamente violenti e destabilizzanti. Per quanto riguarda la televisione, attenzione alla segnaletica televisiva e occhio ai tempi: al massimo 1 ora e mezza al giorno”.

Adriana Cantisani: “For each age the right game”
A great success of “SOS TATA”, reality show aired on La7 and FoxLife channel in which professional nannies help the families in crisis with the education of own sons. One of these is Adriana Cantisani known as nanny Adriana. “The secret is not a structured game but free. By a free game the children are able to understand the cognitive abilities that they have developed and that allow them to assimilate knowledge by “traditional” lessons”.
Individual or group game, this is the problem…
“Until four years of age the children don’t play together. At most they can share the same space, but they don’t interact from each other; after 5 year of age, the phase of the egocentrism change in favour of a greater socialization. Surely to search a game or toy that can attract the attention of the children is very important. I think that football is a cult, also for the females. I advice against the board games for the children under the 7-8 years of age because, before that age, for the child is very difficult to follow those intellectual rules that are at the base of the parlour game”.
Electronic games, videogame and television. An occasion of development or a danger from which it’s important to take care?
“All in right measure, choosing the correct game or toys according to themes and age. For example the videogames are not adapt for the children of 3 or 4 years of ages, because. About the television, it must be used with criterion. The parents must impose the time limit, at the most 1 hour a day.

www.adrianacantisani.it

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