Ora la Puglia può ripartire

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Il Piano per il Sud ha ora dei fondi per poter essere realizzato: 7,471 miliardi di euro. Con lo sblocco della delibera Cipe che rende disponibili parte dei fondi Fas per gli anni 2009-2013 e del relativo cofinanziamento nazionale, ora si possono realizzare 134 opere, “tutte immediatamente cantierabili”, spiega il ministro per le Infrastrutture, Altero Matteoli, al termine della riunione del Cipe, a palazzo Chigi.
Considerando i fondi privati per la tangenziale di Milano, in totale la dotazione messa in campo ieri è pari a 9 miliardi, che permette "di attivare un volume di investimenti di circa 30 miliardi di euro", spiega una nota del Comitato interministeriale per la programmazione economica. Calcolando anche i 4,9 miliardi del decreto Sviluppo, il governo “ha messo a disposizione circa 14 miliardi di investimenti che “daranno certamente un forte impulso allo sviluppo, alla crescita del Pil e quindi dell'occupazione, a riprova che il governo sta operando con determinazione per fronteggiare la peggiore congiuntura economico-finanziaria internazionale del dopoguerra”, aggiunge Matteoli. Mentre il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo sottolinea che quello di ieri è un segnale preciso del governo: “la ripartenza dell'economia del Paese – afferma – passa necessariamente dalla ripresa del Sud d'Italia”.

In totale, agli interventi di valenza nazionale la delibera Cipe assegna 1,653 miliardi: 790 milioni alla ferrovia veloce Napoli-Bari; 406,5 alla strada statale Sassari-Olbia; 240 milioni alla ferrovia Salerno-Reggio Calabria; 217,1 milioni al completamento dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria e 482 milioni alla linea ferroviaria Catania-Palermo. Ci sono poi ulteriori assegnazioni per 5,817 miliardi di euro a favore di 128 infrastrutture di rilievo interregionali e regionali per strade, ferrovie, schemi idrici, porti e interporti, aree di insediamento produttivo e banda larga. Alla Sicilia vanno 1,198 miliardi di euro, alla Campania 1,182 miliardi, alla Puglia 1,2 miliardi, alla Calabria 723,4 milioni di euro, alla Sardegna 666,9 milioni, al Molise 586,5 milioni di euro, alla Basilicata 418,6 milioni di euro. E’ stato inoltre dato il via libera al progetto preliminare della Tav Torino-Lione; ai progetti definitivi della Tangenziale esterna di Milano (Tem) con 1,66 miliardi di investimento di capitale interamente privato; al collegamento ferroviario Orte-Falconara con la linea adriatica e alla variante alla strada Civitavecchia – Orte – Terni- Rieti.

I governatori del Sud festeggiano perché possono finalmente mettere qualche soldo per lo sviluppo locale e indicono una conferenza stampa con il loro “eroe”, il ministro per gli Affari regionali Raffaele Fitto. E’ lui che, assieme al Sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega Cipe, Gianfranco Miccichè, leader di Forza Sud, ha fatto pressing sul ministro dell’Economia Giulio Tremonti per allargare i cordoni della borsa e dare alle Regioni del Sud quanto era stato solo assegnato dall’Europa come aree sottoutilizzate. Il ministro Fitto ringrazia tutti i presidenti di Regione per “il dialogo corretto di questi mesi di lavori”. Spiega che, entro ottobre, il governo intende completare la fase di attuazione del Piano e “a fine agosto – osserva – saranno approvate altre delibere su altri settori”, dal momento che ieri sono state impegnate “il 50% delle risorse Fas disponibili”. I presidenti di Regione ringraziano a loro volta il ministro, ognuno a modo proprio. “Dopo una girandola di annunci – ci tiene a precisare il presidente della Puglia, Nichi Vendola – e di risorse che poi vedevamo emigrare dal Sud al Nord, questa volta siamo di fronte al primo vero assegno che viene straccato per il Meridione”. Una nota congiunta Fitto-Vendola, ricorda l’intesa siglata il 28 luglio per la programmazione del Fas pugliese: “A distanza di soli cinque giorni, la delibera Cipe costituisce la prima concreta attuazione di quell’accordo, che rappresenta un esempio insieme di buona politica e di buona amministrazione”, spiegano i due pugliesi. “Al termine di un lungo, silenzioso e proficuo lavoro svolto con senso di leale collaborazione – continuano Fitto e Vendola – abbiamo selezionato un insieme di opere infrastrutturali di rilievo strategico nazionale e regionale per un valore di 1,2 miliardi di euro che possono essere fatte partire molto rapidamente con modalità attuative rese più celeri e certe nella tempistica, grazie al ricorso al contratto istituzionale di sviluppo. Il lavoro sin qui svolto e la qualità della collaborazione – concludono – sono il migliore viatico per dare, a partire da fine agosto, attuazione alle altre priorità di intervento e per la firma dei contratti istituzionali di sviluppo che disciplineranno modalità e tempistica per l'avvio e la conclusione dei lavori”. Una nota simile di Fitto e del presidente della Basilicata, Vito De Filippo, ricorda che i 418,6 milioni di euro stanziati per la Regione sono “un risultato importante in tempo di crisi perché apre a politiche di investimento e rafforzamento e incide su quella che è forse la maggiore debolezza della Basilicata, le infrastrutture di collegamento”, osserva il governatore lucano, che annuncia la possibilità di potersi collegare all’alta capacità.

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