L’Abruzzo punta sulla Libia: «cerchiamo contatti con i nuovi referenti locali»

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L\’assessorato per lo Sviluppo Economico intende promuovere e supportare una missione esplorativa del nostro sistema economico regionale in Libia entro la fine dell\’anno, se ci saranno le condizioni di sicurezza necessarie.
«L'obiettivo generale – afferma l'assessore, Alfredo Castiglione, – è di instaurare relazioni, a livello istituzionale ed economico, con i nuovi referenti locali, per avviare un percorso di interscambio a diversi livelli che favorisca i processi democratici e economici della 'nuova Libia».

La missione sarà improntata alla verifica della possibilità, già concertata con il Ministero degli Affari Esteri, di 'trasferire' già in primavera un'edizione speciale della "Fiera della Ricostruzione" a Tripoli. L'evento, dopo il successo della prima edizione a L'Aquila, vuole rappresentare, non solo simbolicamente, la capacità dell'intero sistema-Paese Italia di proporre soluzioni immediate e concrete per la ricostruzione civile, industriale, economica e sociale, di un territorio devastato da un evento catastrofico (il terremoto in Abruzzo e la guerra civile in Libia). In questo senso, un legame ideologico ed emozionale tra le due città avrà il fine di rafforzare l'iniziativa fieristica e trasferire sul territorio l'autorevolezza del know-how italiano e dell'expertise del nostro sistema industriale.

«Nello specifico è obiettivo mio e del presidente Chiodi – afferma Castiglione – ribadire da un lato la "presenza e la vicinanza" italiana al popolo libico e dall'altro "evidenziare" un processo autorevole e chiaro di intervento economico, rassicurando le nostre imprese sulla volontà istituzionale non solo regionale ma anche italiana. In tal senso, l'Abruzzo si rende partecipe di un nuovo modo di fare sistema sia all'interno del nostro Paese e sia con i nuovi interlocutori locali, dimostrando, con ciò, che noi crediamo nelle strutture della Libia e nelle nuove istituzioni locali. L'Abruzzo, con questa iniziativa, vuole ribadire, dunque, il proprio ruolo di Regione guida nei processi di internazionalizzazione nel Mediterraneo. Infatti, dopo le edizioni di Forumed, il Forum del Mediterraneo dedicato ai temi dell'internazionalizzazione, dell'innovazione e della conoscenza, i protocolli operativi siglati con i governi di Bosnia e Montenegro, le intese con gli altri Stati Balcanici, la gestione del Programma di Cooperazione Transfrontaliero Adriatico IPA, la nostra Regione accentua ancor più la propria vocazione Mediterranea, quale attrice principale con il ruolo da protagonista nel raccordo istituzionale ed economico con tutti gli attori territoriali. La missione esplorativa sarà, dunque, il primo tassello di un progetto molto più importante che dovrà vedere in prima fila i nostri rappresentanti imprenditoriali e istituzionali, per primi, in Italia, capaci di dare concretezza e visibilità alle opportunità che la ricostruzione in Libia potranno garantire al nostro sistema economico».

Castiglione ha già consegnato il progetto di massima al Ministro Frattini, il quale, condividendone appieno le finalità, ha affermato che lo stesso va nella direzione tracciata dal suo dicastero, potendo esso costituire una tappa importante all'interno del processo di ricostruzione del paese devastato dalla guerra civile. E tale interesse è stato già testimoniato dal fatto che l'Ambasciata italiana di Tripoli ne è già a conoscenza. Certamente, verrà aperto a breve un tavolo di confronto per avviare una task force dove Regione, ANCE ed altre Associazioni di categoria potranno mettere a punto il progetto.

La Fiera, quindi, vedrà tra i partner operativi sia la Camera di Commercio Italo-Libica che la società strumentale del Ministero dello Sviluppo Economico Invitalia SpA per garantire congiuntamente continuità all'iniziativa.

L'Italia, prima del conflitto, era già il primo partner commerciale del Paese Nord Africano, con il quale è legato, oltre che da diversi trattati e convenzioni, da relazioni e interessi molteplici. «Ora è il momento di ricostruire, – prosegue Castiglione – prima ancora delle infrastrutture e delle industrie, in una nuova prospettiva di mercato, un nuovo sistema di rapporti e intese che possa reciprocamente permettere alla Libia e all'Italia una crescita equilibrata e uno sviluppo coerente e compatibile con la basilari regole democratiche e civili»

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