Nei primi otto mesi del 2011, secondo i dati Acea rielaborati dal Centro Ricerche Continental Autocarro, le immatricolazioni di autocarri pesanti (cioè con peso di 16 tonnellate e oltre) nel nostro Paese sono cresciute del 13,9% rispetto allo stesso periodo del 2010.
. Il Centro Ricerche Continental Autocarro sottolinea che questo tasso di crescita, pur rilevante, è comunque minore rispetto alla percentuale di incremento fatta registrare nell'Unione Europea, che è del 49,4%. Le nazioni in cui si registra la crescita maggiore sono quelle dell’Europa orientale che più recentemente sono entrate a far parte dell’Unione. Tra i membri di lungo corso, invece, solo la Grecia (-54,7%) fa peggio dell’Italia (per la ben nota crisi finanziaria ed economica); in tutti gli altri Paesi gli aumenti fatti registrare sono superiori a quelli italiani.
“Si tratta di una situazione – mette in evidenza Daniel Gainza, direttore commerciale di Continental CVT – che probabilmente trae origine dal fatto che l’incerta situazione economica frena pesantemente gli investimenti delle aziende di trasporto, rallentando quindi il ricambio strutturale del parco circolante nel nostro Paese, con evidenti ricadute negative anche per quanto riguarda le emissioni nocive dei mezzi utilizzati (quelli più vecchi hanno ovviamente emissioni maggiori e dovrebbero quindi essere sostituiti) e della sicurezza della circolazione (i nuovi mezzi hanno dispositivi di sicurezza molto più evoluti)”.