Rekeep, capofila del principale gruppo italiano attivo nell’integrated facility management, insieme ai suoi oltre 2.000 lavoratori bolognesi, scende in campo al fianco del Comune di Bologna per “sostenere” la Garisenda.
La società bolognese partecipa con una donazione di 100 mila euro alla raccolta fondi promossa da Palazzo d’Accursio per contribuire al finanziamento dei lavori per la messa in sicurezza, il consolidamento e il restauro della Torre Garisenda.
“Ringrazio Rekeep per questa importante donazione” – commenta il Sindaco Matteo Lepore – “segno di attenzione verso la nostra città e verso uno dei suoi simboli più importanti. Un contributo che, insieme a quello delle tante imprese del territorio e dei cittadini, ci consentirà di affrontare con serenità la messa in sicurezza e il restauro della Garisenda”.
“Supportare la nostra torre “malata” è stata una scelta naturale – ha commentato Claudio Levorato, Presidente di Rekeep – non potevamo far mancare il nostro supporto per “rimettere in forma” quello che per noi tutti è il simbolo della bolognesità. Questi 100 mila euro sono, teniamo a precisarlo, il contributo di oltre 2.000 lavoratori dell’area di Bologna, molti originari di paesi lontani: tutti ci sentiamo profondamente bolognesi e questo è anche il nostro ringraziamento collettivo per una città che ci ha accolto, ci ha sostenuto e ci ha permesso di crescere. Auspichiamo che altri cittadini ed altre imprese si aggiungano alla raccolta: a Bologna non è mai mancata la coesione tra pubblico e privato quando è stato il momento di rimboccarsi le maniche, siamo certi che anche stavolta collaboreremo in tanti per il bene comune”.
Costruita tra l’XI e il XII secolo, la Torre Garisenda, alta 48 metri, assieme alla “gemella” Torre degli Asinelli, che raggiunge i 97 metri, costituisce da sempre uno dei simboli di Bologna, citata anche da Dante Alighieri nella sua Divina Commedia. La torre è da alcuni mesi oggetto di apprensione a causa di continui cambiamenti di inclinazione. Spostamenti millimetrici che, tuttavia, vista la delicatezza e l’antichità dell’edificio, hanno destato non poche preoccupazioni, prefigurando addirittura l’ipotesi di un possibile crollo, e portando alla decisione di transennare e chiudere l’area al traffico e al lancio di una raccolta fondi patrocinata dal Comune di Bologna per il finanziamento dei lavori di messa in sicurezza e consolidamento e per le successive opere di restauro. Un’iniziativa molto sentita da parte di privati, enti e aziende bolognesi e non, come dimostrato anche dal lungo elenco di “mecenati”, consultabile in tempo reale all’indirizzo https://sosteniamoleduetorri.it/i-mecenati/, che testimonia il valore anche di piccoli gesti per la tutela di un gioiello del patrimonio artistico e culturale italiano.