FORMAZIONE: IN RETE ISTITUTI TECNICI COSTRUZIONE-AMBIENTE-TERRITORIO

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La Regione è disponibile ad accompagnare percorsi di crescita professionale che riguardino il segmento delle costruzioni-ambiente-territorio e valuta molto positivamente la costituzione di una rete tra i dieci istituti tecnici di questo settore in Friuli Venezia Giulia per favorire un rapporto concretamente sinergico con il mondo produttivo. Lo hanno assicurato oggi i tre assessori regionali Roberto
Molinaro (Istruzione, Università e Ricerca), Riccardo Riccardi
(Infrastrutture, Mobilità, Pianificazione territoriale e Lavori
pubblici) ed Elio De Anna (Cultura) ai dirigenti scolastici, ai
rappresentanti degli Ordini professionali, del mondo accademico
ed imprenditoriale impegnati a dare vita ad una rete di scuole in
grado di potenziare la qualità della formazione e di agevolare
l'inserimento nel mercato del lavoro dei giovani professionisti
del settore costruzioni, ambiente e territorio.

I dieci istituti che hanno già firmato un accordo di rete sono
l'istituto tecnico per geometri "S. Pertini" di Pordenone,
l'Istituto omnicomprensivo di San Daniele, l'ITCG "Marchetti" di
Gemona, l'ITCG "Max Fabiani" di Trieste, l'ISIS "Galilei" di
Gorizia, l'ITS "Ziga Zois" di Trieste, l'ITCG "Marinoni" di
Udine, l'Istituto "Volta" di Trieste, l'ITCG "Solari" di Tolmezzo
e l'Istituto tecnico "Malignani" di Udine.

Al progetto "In rete per progettare e costruire" sono stati
coinvolti, oltre alle tre direzioni regionali, l'Ufficio
scolastico regionale, le Università di Udine e Trieste, i Collegi
dei geometri e dei periti, gli Ordini professionali degli
architetti, ingegneri e geologi, le Ater del Friuli Venezia
Giulia, l'ANCE-Associazione nazionale costruttori edili e l'Enaip
FVG.

Un progetto, illustrato oggi in un incontro in Regione a Udine da
Angela Dicidomine, dirigente scolastica dell'istituto capofila,
il "Pertini" di Pordenone, e che il direttore dell'Ufficio
scolastico regionale, Daniela Beltrame, ha detto "rappresentare
l'esercizio maturo dell'autonomia didattica".

A suggerire l'IFTS – percorso integrato di Istruzione e
Formazione Tecnica Superiore promosso dal ministero della
Pubblica Istruzione con l'adesione delle Regioni per rispondere
alle esigenze del mercato del lavoro e adatto a formare figure
professionali a livello post secondario – come spazio reale di
incontro tra sistema scuola e mondo produttivo e quindi prossimo
possibile approdo a cui dovrà tendere la costituenda rete di
istituti è stato lo stesso assessore regionale Molinaro.

"Abbiamo una prossima necessità di aggiornamento del nostro
programma di triennale che riguarda questa materia e all'interno
di questo percorso – ha reso noto Molinaro – valuteremo la
possibilità di costruire un IFTS verificando però preliminarmente
con le categorie professionali e il mondo dell'impresa quali
siano i profili di alta specializzazione richiesti e quale sia il
loro reale fabbisogno".

Forte anche della sua esperienza di formazione personale –
diplomatosi geometra si è laureato in architettura esercitando la
professione parallelamente all'impegno politico – l'assessore
Riccardi ha indicato nella carenza di giovani figure
professionali tecniche di qualità e di una classe dirigente
impegnata nel settore costruzioni, ambiente e territorio una
delle grosse sfide da vincere per aumentare la competitività
della regione.

Secondo Riccardi, "è necessario aprire le aziende pubbliche che
realizzano opere infrastrutturali e di edilizia, come le Ater, e
consentirne la frequentazione e l'accesso agli studenti perché
siano in grado di formarsi non solo dal punto di vista teorico ma
anche da quello pratico, recuperando uno spazio di tirocinio che
alle vecchie generazioni era stato garantito da situazioni di
mercato più favorevoli e forse meno competitive dal punto di
vista dei costi e dei tempi di realizzazione".

La necessità di reclutamento di giovani periti e geometri capaci
e con un bagaglio di esperienze sul campo non può prescindere,
secondo l'assessore De Anna, da una operazione di
rivalorizzazione degli studi tecnici e soprattutto di diffusione
della cultura del lavoro manuale. "Proprio per questo – ha
commentato – consideriamo questo un progetto di grande sostanza".

Tanti gli interventi e gli spunti emersi nel corso del tavolo di
lavoro di oggi – il 10 novembre prossimo è in agenda il prossimo
incontro tra istituti – a partire da quello molto apprezzato del
presidente nazionale dei geometri, Fausto Savoldi, che ha
affrontato il tema della trasformazione dei professionisti da
meri "progettisti del costruire" ad amministratori preparati e
aggiornati di un ambiente e di un territorio in cui il risparmio
energetico e le oculate scelte ecosostenibili saranno il vero
campo di confronto.

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