In Cornovaglia si chiude il progetto Regions for sustainable change

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Si sono riuniti il 18 e 19 ottobre scorsi a Mawgan Porth, con la splendida costa della Cornovaglia come cornice, i membri del partenariato del progetto Regions for Sustainable Change (RSC), che ha visto in questi ultimi tre anni la Regione Marche impegnata assiduamente nella ricerca di soluzioni per ridurrele emissioni di gas serra e nello sviluppo di strumenti innovativi che traducanol’aspirazione ad un mondo più sostenibile in una pianificazione coerente ed in concrete politiche di sviluppo. La conferenza finale del progetto ha offerto ai partner l’occasione di confrontarsi sulle sfide che li attendono nella temperie di una crisi economica che detta l’agenda europea, ridefinisce le priorità, disegna prospettive finanziarie.
Come conciliare crescita e sviluppo sostenibile o, in altri termini, come ripensare un intero sistema produttivo per orientarlo in senso sostenibile ed evitare pesanti ricadute in termini occupazionali?
Come arricchire e precisare le nostre nozioni di crescita o di benessere affrancandole da un parametro puramente quantitativo come il PIL? Gli obiettivi di riduzione entro il 2050 delle emissioni di gas serra dell’80% rispetto ai valori del 1990, stabiliti dalla tabella di marcia pubblicata nel marzo scorso dalla Commissione Europea, sono forse troppo ambiziosi? Impongono sacrifici sproporzionati rispetto ai benefici attesi? Se queste domande hanno animato un dibattito appassionante, i partner si sono alla fine trovati unanimi nel ritenere che la crescita sostenibile oltre ad imporsi come necessità ambientale rappresenti una formidabile occasione di sviluppo e di progresso economico e sociale. L’ultimo ed atteso output di progetto, il manuale per le regioni europee Building a low-carbon economy, è stato presentato alla conferenza e si pone come strumento volto ad ispirare l’azione delle regioni nel passaggio ad un’economia a basse emissioni di carbonio. Il manuale raccoglie strumenti, linee guida e metodi sviluppati all’interno del partenariato ed oltre. La Regione Marche, rappresentata dalla sua agenzia
di sviluppo SVIM, che ha collaborato attivamente nelle diverse fasi del progetto, è intervenuta alla conferenza
illustrando la propria esperienza, il proprio impegno confermato dall’adozione del Piano Regionale per il Clima, le lezioni tratte dal progetto, ed indicando alcune opportunità di cooperazione futura. Avendo peraltro
beneficiato nell’ambito del progetto, così come il Burgenland e la Cornovaglia, dello strumento di analisi quantitativa PACE (Prioritarisation of Actions for a Low-Carbon Economy), ha potuto testimoniare della sua efficacia nella valutazione comparata delle misure di riduzione delle emissioni. Soddisfazione è stata altresì espressa per uno strumento di valutazione, anch’esso prodotto nell’ambito del progetto, come il Regional Climate Confidence Index (RCCI), che attraverso un set di indicatori permette di stabilire un “indice di fiducia climatica regionale” e di identificare quindi forze e debolezze di ogni strategia regionale di lotta contro il cambiamento climatico. L’integrazione delle preoccupazioni climatiche nella pianificazione regionale può e deve avvalersi, come è stato più volte ricordato, della Valutazione Ambientale Strategica (VAS), resa obbligatoria dalla direttiva
europea 2001/42/EC per i piani e programmi suscettibili di avere effetti significativi sull’ambiente.
Quanto ai molti passi che restano ancora da compiere il partenariato RSC ha individuato una serie di azioni chiave, tra cui il coinvolgimento di tutte le parti interessate nel processo decisionale, la separazione della crescita economica dalle emissioni e dall’uso dell’energia tramite una molteplicità di soluzioni di efficienza energetica e di energie rinnovabili, la disponibilità di informazioni e dati adeguati e regolarmente aggiornati sulle caratteristiche
delle emissioni regionali. Molte aree restano ancora inesplorate e richiedono un’analisi approfondita, come la possibilità di ricorrere a meccanismi di finanziamento che orientino le scelte dei consumatori e promuovano investimenti nelle tecnologie a basse emissioni di carbonio, ovvero ancora appalti pubblici che stimolino prodotti e servizi sostenibili. La cooperazione, anche nel caso di Regions for Sustainable Change, ha dimostrato di poter offrire soluzioni nel quadro di una condivisione delle conoscenze e di un impegno comune.

In Cornwall, after three year’s work, the project Regions for Sustainable Change is closed
On 18th and 19th October there has been the meeting in Mawgan Porth with the members of partnership belonging to the project Regions for Sustainable Change (RSC), that has seen in these last three years the Marche Region assiduously engaged in the research of solutions in order to reduce the emissions of greenhouse gas and in the development of innovative instruments for a more sustainable world. The last output of the project, the handbook for the European regions Building a low-carbon economy, has been introduced during the meeting and it’s an instrument in order to motivate the action of the regions in the passage for a low carbon economy. The handbook has instruments, guidelines and methods developed inside the partnership. The Marche Region is cut in the conference illustrating own experience, having moreover profited in the sphere of the project of the instrument of quantitative analysis PEACE. It has been expressed satisfaction for a valuation instrument Regional Climate Confidence Index (RCCI), that through many pointers it allows to establish an “index of regional climatic confidence”.

www.rscproject.org

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