Inteporto: le merci per il nord Europa prendono il treno

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L\’attività intermodale già realizzata attraverso il trasporto di 40 mila tonnellate di barbabietole prodotte in vallesina verso lo Zuccherificio di Termoli, ha evidenziato l\’efficienza del terminal di Interporto Marche. Coerentemente col percorso di sviluppo avviato con l'allaccio del terminal alla linea Orte-Falconara e con i lavori di realizzazione della stazione interporto che consentirà l'instradamento diretto dei treni sulla linea Orte-Falconara sia verso Orte che verso nord, da due settimane è stato avviato un servizio di trasporto settimanale grazie al quale ogni mercoledì un treno proveniente da Milano arriva nel terminal di Jesi, viene scaricato e ricaricato con merce destinata alla Germania, all'Inghilterra e ai porti del Tirreno via Bologna e Milano.
La frequenza settimanale è data dalla disponibilità di merce finora concentrata in interporto che consente la composizione di un treno con 22 carri, ma l'auspicio è che si possa aumentare la frequenza fin dall'inizio del prossimo anno.
In questo senso è stato senz'altro proficuo l'incontro tra gli Assessori regionali di Marche ed Umbria Viventi e Rometti finalizzato a definire un accordo di collaborazione con il quale si è affidato ad Interporto Marche Spa ed a Sviluppumbria l'incarico di continuare a sviluppare il traffico intermodale nell’ottica di un’integrazione sempre più stringente tra le due regioni.
A questo si aggiungano i numerosi incontri con aziende di questi due territori per presentare le opportunità offerte da questa infrastruttura, la sinergia con il Porto di Ancona per fare massa critica così da completare ed incrementare il numero dei treni-blocco diretti a nord verso gli hub più importanti del nord Italia e del nord Europa.
Non solo accordi tra nodi infrastrutturali ma anche accordi sui servizi: “è su questi – ha detto Roberto Pesaresi, Presidente di Interporto Marche Spa – che oggi probabilmente si gioca la partita più importante e più difficile ed è su questi che la Piattaforma Logistica delle Marche deve puntare. I servizi offerti agli operatori costituiscono la vera attività a valore aggiunto e la maggiore opportunità di sviluppo e di occupazione per l'indotto di questo territorio”.

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