Nasce Veneto City, polo del terziario

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Via libera dalla Conferenza dei servizi. Gli edifici abbassati da da 90 a 80 metri, ora tocca a Regione e Comuni votarlo
«Nessuna obiezione impedisce il nostro assenso». I sindaci di Dolo, Maddalena Gottardo e Pianiga, Massimo Calzavara, escono dalla stanza dei bottoni dove si tiene la conferenza decisoria su Veneto City durante una pausa dei lavori. Mancano ore al termine della lunga maratona che deve vagliare anche le 5.614 osservazioni depositate, ma i primi cittadini fanno capire che la firma ci sarà.

Infatti nel pomeriggio, al nono piano del palazzo di Veneto Strade a Mestre, nasce ufficialmente il polo del terziario avanzato del Nordest. Al termine di una estenuante riunione tra i rappresentanti di Regione, Provincia, comuni e gli altri enti coinvolti, arriva il via libera all’accordo di programma, che apre ora la fase di progettazione di Veneto City. Con importanti novità per quanto riguarda la modifica delle norme tecniche di attuazione: la più rilevante prevede la riduzione dell’altezza massima degli edifici previsti da 90 a 80 metri. Inoltre d’ora in avanti le norme tecniche della variante di Veneto City comprenderanno anche le prescrizioni dettate dalla commissione Vas, Valutazione ambientale strategica, per quanto riguarda la qualità dell’aria, il suolo, l’acqua e i campi elettromagnetici.

Nessuna contestazione all’esterno della sede di Veneto Strade. La festa ai sindaci è già stata rovinata la sera prima, a Dolo, dove l’ultima presentazione pubblica è stata interrotta dalle proteste degli attivisti di comitati e associazioni contrarie al progetto. “Li abbiamo già mandati a casa” fanno sapere dalla Riviera. Da Veneto Strade Gottardo e Calzavara li accusano invece di comportamento antidemocratico: «Ci hanno impedito di terminare una manifestazione pubblica dove c’erano cittadini che volevano sapere».

Non ci sarà tempo per riparlarne. Ora l’accordo porta in calce la firma di tutti gli enti. Manca solo la ratifica dei Consigli comunali di Dolo e Pianiga e il decreto del presidente della Regione Luca Zaia per rendere esecutivo il documento. Dopodiché ci sarà la pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione. Mercoledì intanto si svolgerà un Consiglio regionale straordinario su Veneto City, richiesto da Rifondazione con l’appoggio di tutta l’opposizione.

«Finalmente si concretizza un lavoro di mesi – spiegano o Gottardo e Calzavara – frutto di analisi approfondite con tecnici qualificati. Abbiamo rovesciato l’accordo iniziale, rendendolo favorevole all’interesse pubblico e ora possiamo far valere un documento assolutamente cautelativo per il territorio». Il referendum chiesto da 11 mila cittadini? «Novemila sono da fuori Dolo – chiosa Gottardo – che ambito territoriale vuole avere questo referendum?”. Ieri sono state anche analizzate le migliaia di controdeduzioni alle osservazioni presentate da Comuni, associazioni e cittadini, per ovvie ragioni raggruppate per argomenti.

Accolte soprattutto quelle che richiedevano l’impegno di effettuare un piano costante di monitoraggio ambientale, oltre i parametri già previsti.

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