Il divertimentificio

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Forse è un caso o forse no, ma da quando abbiamo detto che dopo l’incidente del Giglio l’intero sistema del turismo crocieristico così come oggi lo conosciamo sarebbe cambiato, un’altra nave, la Costa Allegra, ha subito un grave incidente. Ha dell’incredibile e, ci chiediamo, cosa pensino in Costa Crociere di questo inizio 2012, su una cosa non vi è dubbio, difficilmente riusciranno a dimenticarselo! Ma si badi bene, non vogliamo iniziare una crociata contro Costa Crociere, ci mancherebbe solo! Quando diciamo che il sistema crocieristico subirà una radicale trasformazione ci riferiamo a tutte le compagnie armatoriali. E, infatti, un altro incidente è accaduto alla Azamara Quest, che batte bandiera maltese, appartenente alla americana Royal Caribbean International. La nave si è trovata alla deriva nell'oceano, con poche possibilità di manovrare, in balia delle onde e delle condizioni atmosferiche. Il guasto? Sicuramente il peggiore! Un incendio scoppiato a bordo che ha causato un danno ai motori. Detto questo crediamo, forse, che la parola fine si possa apporre a questo nuovo modello di “divertimentificio” crocieristico. Già il “divertimentificio”, un termine noto quando si parla di turismo e che, specialmente in Adriatico, rievoca subito la mente ad uno specifico territorio: quello romagnolo. D’altronde con questo termine si identifica un’area che offre la possibilità di divertirsi ad una moltitudine di soggetti con le più disparate esigenze. Un luogo che riesca a soddisfare le necessità di turisti della terza età, giovani e famiglie. E su questo Rimini docet!
Ma una grande nave da crociera non è forse questo? Con le sue palestre, piscine, discoteche, ristoranti, casinò, teatri e kids area? Bambini e famiglie, un target fondamentale quando si affrontano questioni di marketing relative al settore turistico e, diciamola tutta, nelle navi da crociera (specialmente su quelle di Costa) i servizi per i più piccoli sono veramente a 5 stelle. Intrattenimento perfetto, sostenuto da uno staff di primissimo ordine, spesso suffragato da psicologi, una vera e proprio manna per i più piccoli, ma anche per mamma e papà che possono godersi qualche ora di sole e relax. Un mix perfetto, un’immagine idilliaca che poco si sposa con quella delle tre navi di cui
sopra.
E’ già, perché il problema è sempre il fattore umano in caso di emergenza o, per meglio dire, la paura. Il panico è il peggior nemico in situazioni di emergenza in mare, in un attimo contagia tutti: sia l’equipaggio, che ricordiamo è formato principalmente da personale alberghiero e non da marinai, che parla lingue diverse, in quanto multietnico, che si trova a coordinare turisti terrorizzati provenienti da ogni angolo del pianeta; sia i passeggeri i quali, da un viaggio da sogno si vedono sprofondare in una situazione da incubo. Diciamolo chiaramente, non possiamo pretendere troppo dall’equipaggio, è spaventato tanto quanto i passeggeri, perché è la paura che governa
le azioni in questi fatidici momenti. Ma una soluzione deve pur esserci, quantomeno per razionalizzare il più possibile la manovra di abbandono nave e, allora, proviamoci. Le cose da fare sono tre: raggiungere la master station, prendere la scialuppa, arrivare in acqua.
La prima cosa da fare in caso in caso di falla a bordo con rischio affondamento è raggiungere la master station. Premettiamo subito che parliamo di un caso di inabissamento per falle e conseguente imbarco d’acqua, in quanto se l’abbandono nave viene annunciato a causa di un grande incendio le cose cambiano radicalmente e, nella grande maggioranza dei casi, perdonateci il termine, si è fottuti! Al fine di raggiungere le master station, quindi, è necessario che le navi da crociera del futuro abbiano una serie di ampi e molteplici corridoi, così da
non creare file e rallentamenti che aumentano la percezione della paura. Inoltre, si potrebbero applicare delle scale esterne fra i ponti al fine di poter salire o scendere senza utilizzare i passaggi interni della
nave. Una volta arrivati alla scialuppa questa deve essere dotata di un sistema di sganciamento semplicissimo e fortemente automatizzato tanto che qualsiasi membro dell’equipaggio lo possa fare in maniera intuitiva.
Ora dobbiamo toccare l’acqua. Sappiamo che se una nave si inclina di oltre 20 gradi le scialuppe sono inutilizzabili, ma è altresì noto che, quando un’imbarcazione affonda, si inclina sempre oltre questa soglia, rendendo inutilizzabili una buona parte delle scialuppe, ma se queste riuscissero a scorrere all’interno di un tunnel potrebbero muoversi a seconda dello sbandamento della nave, avremmo sempre più scialuppe sulle mura che possono, per ragioni fisiche toccare l’acqua. Ovviamente, si nota all'istante che per applicare questo tipo di soluzioni
vi è un grande sacrificio da fare. Quale? Minore spazio alle cabine e conseguente numero dei passeggeri! Quindi minori introiti e peggioramento dell’indice che identifica il rapporto costi/benefici. Dimenticavamo…. Ci sarà anche meno spazio per palestre, piscine, discoteche, ristoranti, casinò, teatri e kids area, il tutto per una nave più sicura, e allora non sarà più il “divertimentificio” che abbiamo conosciuto.

The entertainment cruise ships
It Could be a case, but since we have said that after “the accident of the Giglio island” the whole cruise touristic system would be changed, another ship, Costa Allegra, has had a serious incident. For this reason what will think Costa Crociere about the beginning of 2012? We refer not only to Costa Crociere but also all the ship owning companies. We think that could be the moment to stop this model of amusement cruise places. Usually when we talk about the amusement places we think to Riviera Romagnola, this term in fact identifies an area that offers the possibility to have a good time in a place able to satisfy the needs of many tourists and families. But a big cruise liner offers the same opportunities of entertainment with swimming pools, discotheques, restaurants, casino, theatres and kids area. In case of emergency panic and fear could be a real problems that involve both the passengers and the equip. In order to rationalize the maneuver of ship abandonment, there are three things to do: to catch up the master station, to take the sloop, to arrive in the water. The first thing to do in case of leak on board is to catch up the master station so therefore, it’s necessary that the future cruise ships have a wide series of multiple corridors, so that not create lines that increase the perception of the fear. Moreover, it could be realized the external stairs among the bridges with the aim to be able to go up or come down without to use the inner passages of the ship. All sloops should have a simple unlock system. We know that if a ship is tilted beyond 20 degrees the sloops are unusable, if the sloops were into a tunnel could slide and move according the movement of the ship. In order to apply this solutions the cabins should be very small, this means less passengers and less incomes but there will be more safety.

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