Crescita e giovani, le misure della Regione

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La Regione ha varato un piano straordinario per l\’occupazione giovanile con un investimento di 46 milioni di euro. Al via anche il programma regionale delle attività produttive e della ricerca industriale, finanziato con 180 milioni di euro per il 2012-2015.
Il piano straordinario per l’occupazione dei giovani e per le competenze delle imprese prevede quattro fondi con una dotazione complessiva di 46 milioni di euro: il fondo apprendistato (20 milioni), il fondo per l’assunzione e la stabilizzazione (20 milioni), il fondo 30-34 anni (3 milioni) e il fondo fare impresa (3 milioni). Il piano comprende inoltre due accordi con i fondi interprofessionali For.te e Fon.ter.

Vediamo i fondi nello specifico. Con il fondo apprendistato la Regione promuove il contratto di apprendistato per l’importante contenuto formativo che permette ai giovani di incrementare le proprie competenze. Vengono definiti tre percorsi, diversificati in funzione delle condizioni di accesso, come età e titoli posseduti dai ragazzi. Per tutti e tre i percorsi la Regione finanzia il percorso formativo attraverso voucher e riconosce alle imprese un incentivo legato alla formazione.

Per i giovani fino a 25 anni di età, sprovvisti di titolo di qualifica o di diploma, la Regione incentiva il contratto di apprendistato per la qualifica e per il diploma. Per i giovani tra i 18 e i 29 anni il contratto previsto è l’apprendistato professionalizzante o il contratto di mestiere, in cui la parte formativa di 120 ore nel triennio è parte integrante del contratto di lavoro. Per i giovani fino a 30 anni in possesso di un diploma o di una laurea la tipologia contrattuale incentivata dalla Regione è l’apprendistato di alta formazione e ricerca.

Il fondo per l’assunzione e la stabilizzazione prevede incentivi all’assunzione o alla trasformazione di altre forme contrattuali a tempo indeterminato. Una nuova assunzione a tempo indeterminato sarà incentivata per un lavoratore uomo con 7mila euro, per una lavoratrice con 8mila. La trasformazione di un contratto di apprendistato in contratto a tempo indeterminato sarà incentivata con 3mila euro per i lavoratori e 4mila per le lavoratrici, mentre la trasformazione di altri tipi di contratto, diversi dall’apprendistato, riceveranno 6mila euro per gli uomini e 7mila per le donne.

Gli incentivi saranno graduati, da 0 al 150%, attribuendo premi maggiori alle aziende che non hanno licenziato al 31 dicembre 2011: se l’azienda ha licenziato da meno di 12 mesi non avrà alcun incentivo, se ha licenziato nel periodo compreso tra 12 e 24 mesi riceverà il 50%, da 24 a 36 mesi avrà il 100% dell’incentivo, se invece sono almeno 36 mesi che non ha licenziato riceverà il 150%. Inoltre il contratto di lavoro dovrà essere mantenuto per almeno 3 anni, periodo in cui l’azienda non potrà ricorrere agli ammortizzatori sociali per i lavoratori assunti, pena la revoca dell’incentivo. Il monitoraggio dell’andamento delle assunzioni e del mantenimento in organico dei lavoratori assunti con l’incentivo sarà effettuato dalla Regione ogni 6 mesi attraverso il Sistema Informativo Lavoro dell’Emilia-Romagna.

Con il fondo 30 – 34 la Regione finanzia il percorso formativo attraverso i voucher, realizzato prima dell’accensione del contratto per ridurre il divario tra le competenze richieste dall’impresa e le competenze possedute dai giovani, e favorirne quindi l’assunzione a tempo indeterminato.

Il fondo "Fare Impresa" prevede percorsi formativi e di consulenza ad accesso individuale per i giovani dai 18 ai 34 anni, personalizzabili nella durata, nelle competenze in ingresso e in uscita, e nei servizi e che saranno erogati dagli enti di formazione accreditati.

La Regione inoltre intende finanziare anche un’offerta di azioni formative e di accompagnamento a supporto alle imprese e i sistemi di imprese che hanno attivato processi di riorganizzazione, riposizionamento e innovazione per affrontare la ripresa economica. Attraverso appositi bandi saranno finanziate azioni di accompagnamento per innalzare le competenze dell’imprenditore e delle figure chiave, che permettano alle impresa un posizionamento competitivo.

I dati sulla disoccupazione giovanile in Emilia-Romagna vedono disoccupati il 13,5% dei giovani tra i 15 e i 29 anni, mentre è stimata attorno al 5,6% la percentuale di persone che non studia e non lavora. Inoltre sono circa 120 mila i giovani con contratti di lavoro atipici. A livello nazionale il tasso di disoccupazione nella stessa fascia d’età 15 – 29 è del 29%, a cui vanno aggiunti i ragazzi che non studiano e non lavorano.

Il programma attività produttive e ricerca

Ben 180 milioni di euro, in tre anni, sono le risorse previste per il nuovo programma regionale delle attività produttive e della ricerca industriale per il 2012-2015.

Il programma punta a: innalzare il livello di competitività e di attrattività territoriale, promuovere un ecosistema efficiente della ricerca e dell’innovazione, garantire una domanda pubblica e privata orientata all’innovazione, sostenere il rafforzamento tecnologico ed organizzativo delle filiere, accrescere il livello di internazionalizzazione delle imprese, garantire finanza per la nascita, la crescita e l’innovazione delle imprese.

Dopo un anno di confronto con la società emiliano romagnola, la Giunta regionale ha approvato il documento relativo ai due programmi delle attività produttive e della ricerca, che nei prossimi mesi dovrà essere approvato dall’ Assemblea legislativa.

Sono sei i programmi operativi, a cui si aggiunge l’assistenza tecnica, individuati come strumenti attuativi del programma rispondenti ad una logica di specializzazione delle policies ed integrazione degli strumenti, tesi a garantire operatività, strategicità e continuità nel tempo. Nel dettaglio si tratta: ricerca industriale e trasferimento tecnologico (Prriitt) con 45 milioni di euro in tre anni; innovazione, qualificazione e responsabilità sociale delle imprese (36 milioni di euro in tre anni); finanza per la crescita e lo sviluppo delle imprese (30 milioni di euro in tre anni); internazionalizzazione per il sistema produttivo (42 milioni di euro in tre anni); sviluppo territoriale e attrattività (24 milioni di euro in tre anni); semplificazione, sviluppo digitale e partenariato (1,5 milioni di euro in tre anni); assistenza tecnica (1,5 milioni di euro in tre anni).

Gli interventi, e le risorse previste per realizzarli, risultano fondamentali per affrontare i temi posti dalla crisi economica e puntare alla crescita.

I documenti di programmazione economica si muovono nel solco del “Patto per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva" – promosso dalla Regione e sottoscritto dalle istituzioni e dalle associazioni imprenditoriali e sindacali – che punta a promuovere un sistema produttivo dinamico e competitivo fondato sull’uso efficiente delle risorse, sulla circolazione di conoscenza, creatività ed innovazione, assicurando sia elevata occupazione che qualità del lavoro. Sapere, green economy e made in Italy gli assi attorno a cui ruotano gli interventi.

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