SVILUPPO, LOGISTICA E INTERMODALITÀ

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L\’ntegrazione tra i differenti nodi infrastrutturali ha una valenza strategica importantissima e non solo nell\’Adriatico, dove tuttavia molto si sta facendo per aggregare soprattutto i porti connettendoli alle Reti TEN-T. Il via libera della Camera dei Deputati alla legge quadro in materia di "interporti e piattaforme logistiche territoriali" oltre al testo della nuova legge sui porti che riforma le Autorità Portuali, recentemente approvato in Senato, ed il ddl sui porti franchi di Ancona e Livorno, rappresentano un passaggio determinante per un settore fondamentale per la crescita economica dell'Italia, quello della logistica e del tra¬sporto delle merci, che ha necessità di un quadro normativo adeguato ai cambiamenti richiesti dai nuovi contesti economici e commerciali, sempre più competitivi e globali.
Ne parliamo con Roberto Pesaresi, presidente di Interporto Marche Spa che ha curato anche la redazione di alcuni studi che hanno evidenziato la strategicità della infrastrutture e della logistica quali nuovi driver di sviluppo di modelli economici sostenibili.
"Per valorizzare il grande lavoro che il Parlamento italiano sta compiendo per rin¬novare il quadro normativo – ha detto Pesaresi – occorre considerare l'impatto strategico dei corridoi infrastrutturali, individuati nel quadro del prospetto finanziario comunitario per il periodo di programmazione 2014-2020, che permetteranno all'Italia di partecipare fattivamente ai processi economici emergenti." Nello nostro caso i territori di Marche ed Umbria stanno beneficiando di una attività di pianificazione e di concretizzazione delle azioni ancora non conclusasi. "In effetti – insiste Pesaresi – il Consiglio dei Ministri dei Trasporti dell'Unione Europea, in attesa che il tracciato del Corridoio Baltico-Adriatico possa essere allungato fino ad Ancona, lo scorso giugno ha approvato l'estensione del corridoio Helsinki-La Valletta includendo tre diramazioni verso i porti di Ancona (via Bologna), Livorno e La Spezia (via Pisa-Firenze).
È necessario ora lavorare per integrare i nodi infrastrutturali che insistono lungo tutta la dorsale e sviluppare intermodalità, ricordando che nel Libro Bianco dell'Unione Europea e nelle Linee Guida del Piano nazionale della Logistica,
l'Europa ha fissato obiettivi chiari: il 30% entro il 2030 ed il 50% entro il 2050 del trasporto merci sopra i 300 Km dovrà viaggiare su modalità diverse dalla gomma e quindi gli interporti sono indispensabili".
"La realizzazione delle infrastrutture – aggiunge – da sola non è sufficiente per raggiungere i risultati in termini di incremento di traffico. Occorre lavorare su modelli gestionali e di integrazione dei servizi sui nodi infrastrutturali dando con¬cretezza al concetto di Piattaforma Logistica delle Marche (porto-aeroporto-interporto); è altresì indispensabile tenere conto di alcune questioni che richie¬dono attenzione immediata e soluzioni nel breve periodo, in particolar modo riguardanti la città di Ancona, coinvolgendo infrastrutture, operatori ed enti, quelli doganali in primis, per vincere la sfida competitiva con i concorrenti euro¬pei.
Solo così ha senso parlare di Piattaforme Logistiche Territoriali nel senso previsto dalla Legge quadro in materia di Interporti in via di approvazione". "È necessario – conclude il presidente di Interporto Marche – recuperare le risor¬se sottratte al porto di Ancona dall'ultimo provvedimento del Governo, ma anche l'avvio dei lavori dell'Uscita Ovest del porto di Ancona. Tali progetti, una volta inserito il territorio anconetano nel Corridoio Helsinki-La Valletta, potranno usufruire dei co-finanziamenti comunitari che saranno stanziati per le reti di tra¬sporto TEN-T ed i nodi infrastrutturali in essi inclusi. La rapida approvazione del Piano Regolatore del Porto di Ancona è poi condizione essenziale per poter avviare una nuova fase di sviluppo".
Recenti studi, a partire da quello realizzato dal Censis nel 2010 sul tema dell'in-terportualità, della logistica e dell'intermodalità, hanno evidenziato che l'inter-modalità è la vera ragione d'essere di un interporto e che intermodalità e logi¬stica saranno sempre di più il perno della competitività di un territorio alla luce dei processi di globalizzazione dei mercati e di internazionalizzazione delle imprese.
La nostra mission consiste appunto in questo: offrire l'opportunità intermodale ai territori di Marche ed Umbria, ancora caratterizzati da una importante attività industriale che necessita di essere sostenuta nei processi di adeguamento ai nuovi modelli economici globali".

Development logisfics and infermodality
The integration between the different infrastructure network has a very important and strategic value. All clear for the Chamber of deputies to the law about "freight villages and regional logistics platforms" in addition to the text of the new law about ports that reforms the Port Authorities recently approved by the Senate, the Bill about ports of Ancona and Livorno, represents a decisive step for an industry and critical to Italy's economic growth. "To promote the great work that the Italian Parliament is making to renew the law -said Roberto Pesaresi, President of Interporto Marche Spa-it's important to consider the impact of strategic infrastructure corridors identified in the Community financial chart 2014-2020". In our case Marche and Umbria are taking advantage from a planning and
implementation activity that is not yet ended. "In fact pending the decision about the extension of the Baltic-Adriatic Corridor last June has been approved the extension of the corridor Helsinki-Valletta including three branches towards the ports of Ancona (via Bologna), Livorno, La Spezia (via Pisa-Firenze). Now it's need to integrate infrastructure nodes all along the ridge and develop intermodality". "The realization of infrastructures is not sufficient. We must work on management models and integration infrastructure network giving substance to the concept of logistic platform of Marche (port-airport-freight village). "It's need – concluded the President -recovering the resources stolen to the port of Ancona since the last decision of the Government and start the works of the west exit of the port of Ancona. Such projects, once the territory of Ancona is included on the corridor Helsinki-Valletta, can avail of Community funding".

www.interportomarche.it

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