Brasile senza maschere

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Il Brasile, che già oggi presenta molte delle caratteristiche di una grande potenza, è destinato a diventare uno dei protagonisti mondiali del XXI secolo. Tuttavia la conoscenza della società brasiliana, della sua economia, politica e cultura è in Italia ancora scarsa e frammentata, e l’immagine che ne danno i mass media è spesso superficiale e stereotipata. Diego Corrado, autore di Brasile senza maschere. Politica, economia e società fuori dai luoghi comuni (Ube-Università Bocconi editore 2013, 192 pagg., 18 euro; 10,99 e-pub), offre un quadro sintetico ma esauriente dei principali aspetti della realtà brasiliana, con un linguaggio chiaro e comprensibile anche ai non specialisti.
Quella del Brasile negli ultimi venti anni è dunque una storia di successo, che Corrado illustra attraverso numerose prove della grande trasformazione in atto, ma senza trascurare le contraddizioni e i problemi che questo paese deve affrontare nel suo affascinante cammino verso e attraverso la modernità nel mondo globalizzato.
Il paese è illustrato nella sua multiforme specificità: dal travagliato processo di modernizzazione alla transizione dal regime autoritario, alla democrazia esaminando le eccellenze della sua economia in forte e rapida crescita, la trasformazione dei rapporti sociali, dei consumi e degli stili di vita. La complessità della società multietnica e multiculturale, i problemi della complessa realtà urbana, il ruolo della televisione, la questione ambientale e infine i rapporti del Brasile con il resto del mondo.
“Il Brasile è una grande potenza nell’assetto multipolare del XXI secolo” afferma Corrado, “perché possiede le principali risorse della potenza. È a pieno titolo parte dei BRICS, con i suoi oltre otto milioni e mezzo di chilometri quadrati, è il quinto paese al mondo per superficie; possiede il 20% delle terre coltivabili del pianeta, l’Amazzonia è il più grande bacino fluviale e uno dei ‘polmoni’ del mondo; è ricchissimo di risorse naturali, agricole, minerali e di risorse idroelettriche, di petrolio e gas”.
E’ il sesto paese del mondo dal punto di vista demografico (dopo Cina, India, Unione Europea, Stati Uniti e Indonesia), con una popolazione che supera i 200 milioni e una struttura demografica che vede il forte prevalere delle generazioni in età lavorativa.
Anche le risorse economiche e finanziarie sono assai ingenti: è ormai la sesta economia del mondo per prodotto interno lordo, possiede una agricoltura competitiva (i prodotti agricoli rappresentano il 40% delle esportazioni brasiliane) che vanta anche numerosi brevetti innovativi e la leadership mondiale nel settore dei biocombustibili.
“Infine”, dice l’autore “il Brasile esercita una notevole influenza culturale grazie alla sua produzione televisiva e musicale, i suoi successi sportivi, la vitalità della sua arte e della sua cultura”.
Diego Corrado è avvocato esperto in diritto internazionale. E’ stato visiting scholar alla Universidade de San Paulo e ha insegnato alla SDA Bocconi. Vive tra Milano e San Paolo dove si occupa di internazionalizzazione delle imprese.

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