\”Un risultato assolutamente positivo per il Friuli Venezia Giulia e Trieste, che dimostra come stiamo tornando a collegarci con l\’Italia\”. E' quanto ha affermato la presidente della Regione, Debora
Serracchiani, alla presentazione, a Trieste, del nuovo
collegamento ferroviario fra Trieste e Milano, che da dicembre
2013 andrà a potenziare l'offerta oggi esistente.
Alle attuali tre coppie di treni, che svolgono il servizio sulla
direttrice, sarà quindi aggiunta un'altra coppia da e per Milano
con le sole fermate intermedie di Venezia Mestre e Verona: ciò
comporterà una riduzione del viaggio fino a 40 minuti rispetto
alla miglior performance dei treni attuali e la possibilità di
organizzare un viaggio di andata e ritorno nella stessa giornata.
I vantaggi per chi si reca per lavoro in Lombardia saranno
considerevoli.
Nel soffermarsi sull'utilità del nuovo collegamento anche in
vista dell'Expo 2015, la presidente Serracchiani ha reso pubblica
un'altra notizia, che riguarda l'inserimento nel "decreto del
Fare" di 30 milioni di euro per la velocizzazione, a prescindere
dal progetto TAV, della linea ferroviaria Trieste-Venezia.
"Dopo un lungo periodo di assenza di investimenti – ha ricordato
la presidente – i prossimi interventi tecnologici e i lavori alle
curvature che verranno fatti sulla linea dimostrano che RFI vuole
continuare a investire sul territorio". A lavori conclusi il
viaggio da Trieste a Venezia potrebbe durare "solo" 68 minuti.
Il nuovo collegamento Trieste-Milano-Trieste è anche frutto del
lavoro portato avanti dal sindaco di Trieste, Roberto Cosolini,
che ha ricordato come la richiesta del potenziamento del
collegamento giunga dal mondo delle imprese ed ha richiamato
l'attenzione sul "cambio di marcia" per quanto concerne i
prossimi investimenti ("Eataly", ferriera di Servola, parcheggio
Audace) da realizzare in città.
In merito alle altre richieste, che la Regione ha presentato alla
RFI e al ministero per migliorare la rete ferroviaria, la
presidente Serracchiani ha annunciato i prossimi sviluppi di
potenziamento dello scalo ferroviario di Campo Marzio e quindi di
miglioramento delle infrastrutture su rotaia a favore del porto
di Trieste
