Sicurezza del territorio a 50 anni dal disastro del Vajont

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\”La nuova pianificazione del territorio non può e non deve prescindere dal confronto con tutti i tecnici del suolo e dell\’ambiente\”. Questa, secondo l'assessore all'Ambiente del Friuli Venezia
Giulia, Sara Vito, intervenuta a Longarone alla conferenza
"Vajont, discussione ed analisi a 50 anni dalla grande frana", è
la vera sfida culturale intrapresa dall'attuale Governo regionale
con l'obiettivo di un nuovo modello di sviluppo fondato su una
maggiore e consapevole sensibilità ambientale.

"L'evento di cinquant'anni fa – ha affermato Vito – ha segnato un
punto di non ritorno nel rapporto tra uomo e natura che, oggi più
che mai, non può prescindere dal rispetto dell'ambiente in tutte
le sue espressioni".

Il patrimonio geologico, ha spiegato l'assessore, è una risorsa
fondamentale e non a caso stiamo lavorando ad un disegno di legge
per la tutela dei geositi e per la difesa del suolo. A questo
proposito, ha ricordato Vito, una carta del rischio idrogeologico
raccoglierà tutti i dati già esistenti, riunendoli in quello che
diventerà uno strumento essenziale per la pianificazione degli
interventi in una logica di manutenzione e prevenzione.

Proprio in tema di prevenzione, l'esponente del Governo
Serracchiani ha evidenziato come "tutti gli interventi ad essa
riferiti dovrebbero uscire dal patto di stabilità" affinché
possano essere tempestivi ed efficaci.

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