Macroregione adriatico ionica, consultazione con gli stakeholder

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“Vogliamo essere attori indispensabili per il successo della terza strategia macroregionale europea”. Questa è stata la “dichiarazione d’intenti” con cui Gian Mario Spacca, presidente della Regione Marche e dell’Intergruppo adriatico ionico del Comitato delle Regioni, ha aperto oggi a Bruxelles l’incontro della Commissione Coter (Commissione politica di coesione territoriale) con gli stakeholder ed i parlamentari europei coinvolti dalla strategia della Macroregione adriatico ionica. L’incontro è stato convocato per un confronto con i portatori di interesse in vista della stesura del parere sulla Macroregione richiesto dalla presidenza greca della Ue al Comitato delle Regioni. Il parere, di cui Spacca è relatore, dovrà essere adottato nella versione definitiva durante la sessione plenaria del Comitato delle Regioni del 25 e 26 giugno. “Integrazione, necessaria visto il coinvolgimento di quattro Paesi Ue e quattro non-Ue, governance multilivello con approccio dal basso, cooperazione, sono le traiettorie lungo cui dobbiamo muoverci affinché la strategia macroregionale abbia successo – ha detto Spacca – Fondamentale è dunque la condivisione con tutti gli attori regionali e locali, in linea con il principio di sussidiarietà sancito dal Trattato di Lisbona”. Va proprio in questa direzione l’incontro di oggi, al quale hanno preso parte rappresentanti delle istituzioni comunitarie, nazionali e regionali, associazioni di categoria, organizzazioni sindacali, Forum. “Con il parere che sarà adottato a giugno – ha aggiunto – intendo sottolineare come il Comitato delle Regioni, tramite i propri rappresentanti regionali e locali, confidi di essere un attore fondamentale nella governance Eusair multilivello. In tal modo potrà assicurare l’implementazione del piano d’azione con il necessario impegno politico ed il supporto amministrativo delle autorità regionali e locali, il contributo dell’iniziativa privata e l’imprenditorialità ad ogni livello”.
Spacca, anche alla luce delle indicazioni emerse nella recente Conferenza di Atene per la costruzione del Piano d’azione della strategia macroregionale, ha illustrato oggi gli elementi di maggiore interesse che saranno contenuti nel documento, per ognuno dei pilastri e temi trasversali.
Per quanto riguarda la “Comunicazione”, il gruppo interregionale adriatico-ionico del Comitato delle Regioni ha sottolineato l’importanza di considerarla come necessario strumento tematico da integrare nella strategia come tema trasversale, in risposta al bisogno di colmare la distanza tra le istituzioni europee ed i cittadini della regione adriatico-ionica.
Per quanto concerne il tema trasversale della “Capacity building”, Spacca ha sottolineato la necessità che i paesi Ue e non-Ue rafforzino capacità e competenze per trovare soluzioni intelligenti, sostenibili ed inclusive a problemi comuni. A partire da una corretta gestione delle risorse umane, un’elevata abilità nella gestione delle relazioni internazionali, processi di management innovativi. In questa direzione va il progetto di una scuola d’amministrazione adriatico-ionica di alto livello, sul modello dell’Ena francese (Ecole Nationale d’Administration) per la formazione dei funzionari pubblici della regione adriatico-ionica.
Per il primo pilastro, “Guidare la crescita marittima e marina innovativa”, tra i progetti più interessanti, quello di un marchio comune di qualità e tracciabilità dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura. Relativamente al secondo pilastro, “Connettere la regione”, è stato sottolineato che l’area adriatico-ionica deve migliorare l’accesso dell’Europa sud-orientale al resto del mondo, includendo l’area mediterranea attraverso l’estensione del corridoio Baltico-Adriatico lungo la dorsale adriatica. Fondamentali, poi, le Ict (tecnologie dell’informazione e comunicazione) per il raggiungimento di questi obiettivi e la Cloud adriatico-ionica rappresenta in questo senso lo strumento per connettere le piattaforme esistenti. Per quanto concerne il terzo pilastro, “Preservare, proteggere e migliorare la qualità dell’ambiente”, la regione adriatico-ionica deve preservare gli habitat e gli ecosistemi ed affrontare le sfide del cambiamento climatico attraverso una governance multilivello integrata che coinvolga tutti gli stakeholder in un processo condiviso e integrato. Infine, per il quarto pilastro, “Aumentare l’attrattività regionale-turismo sostenibile”, si pensa ad un marchio adriatico-ionico che comunichi tesori naturali, culturali e storici comuni, prodotti agroalimentari di alta qualità, tradizioni di ospitalità professionale, paesaggi attrattivi. Il turismo può infatti rappresentare un’importante leva per la crescita sostenibile, opportunità di occupazione giovanile ed inclusione sociale.

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