Sfruttati al massimo i finanziamenti UE per l’agricoltura

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Malaspina: “Dirigenti e funzionari regionali hanno lavorato per non far tornare indietro nemmeno un centesimo a Bruxelles”. L’agricoltura delle Marche ha utilizzato al massimo i finanziamenti europei riuscendo a spendere tutte le risorse assegnate. Lo comunica con soddisfazione l’assessore Maura Malaspina che specifica: “Nonostante il periodo difficile, le nostre aziende hanno continuato ad investire sulle produzioni agricole e per questo voglio ringraziare gli imprenditori agricoli che sono la speranza economica per il rafforzamento della qualità paesaggistica e turistica di questa regione. Un plauso va anche ai dirigenti e funzionari regionali dell’agricoltura che hanno lavorato per non far tornare indietro nemmeno un centesimo a Bruxelles. Ringrazio il mondo delle associazioni di categoria agricole che hanno supportato gli imprenditori e collaborato con la Regione”. Il PSR Marche 2007-2013 ha avuto una dotazione di circa 480 milioni di Euro. Nel corso dell’ultimo Consiglio regionale è stato deliberato lo spostamento di risorse tra Assi di 13 milioni che rappresenta quindi solo il 1,3% dell’intero Programma. Come lo scorso anno, pertanto, anche nel 2014 sono stati proposti adeguamenti minimali al piano finanziario e piccoli adeguamenti ad alcune schede di misura.
In particolare le modifiche hanno riguardato:
• Aumento di dotazione per la misura 125 (infrastrutture irrigue) pari a 3.800.000.
• Aumento di dotazione per la misura 211 (Indennità aree montane) pari a 4.650.000.
• Aumento di dotazione per la misura 212 (indennità aree svantaggiate) pari a 200.000.
• Aumento di dotazione per la misura 221 (rimboschimenti) pari a 1.267.500.
• Aumento di dotazione per i GAL (Aree Leader) pari a 1.420.000.

I fondi sono prelevati da misure che hanno registrato economie di spesa per mancato interesse da parte dei beneficiari o per ritardi attuativi (come avvenuto da parte delle Province) con la riattribuzione agli stessi territori ma con il coinvolgimento dei GAL.
“Se consideriamo – aggiunge l’assessore – che la programmazione è stata effettuata nel 2007, lontano più di sette anni in termini di tempo, ma che rappresenta addirittura un’altra era storica in termini socio-economici a causa dalla crisi che ci perseguita dal 2009, questa variazione finanziaria è assolutamente insignificante. Peraltro destinare risorse aggiuntive alle misure ambientali, alle aree interne, all’ambiente e ai rimboschimenti e al potenziamento delle infrastrutture irrigue che riducono lo spreco della risorsa idrica, ci è sembrata una scelta estremamente positiva per la nostra regione”.
Per ciò che riguarda la nuova programmazione sono arrivate in questi giorni le osservazioni della Commissione Europea e l’assessorato all’Agricoltura si prepara ad avviare i tavoli con il mondo agricolo per la condivisione del successivo percorso di negoziato con l’UE. “Tutte le Regioni hanno avuto centinaia di osservazioni dalla UE e a chi legge nelle scelte regionali la mancanza di precisione non ha capito che l’orientamento che abbiamo voluto imprimere al nuovo PSR è stato quello di una programmazione il più possibile snella, che lasciasse ampio spazio di manovra per i prossimi 8 anni, evitando di ricorrere alle continue micro modifiche del programma e cercando di evitare il più possibile lacciuoli burocratici comunitari“.
Il PSR Marche analogamente a tutti gli altri programmi di sviluppo italiani (con poche eccezioni) sarà approvato a partire dagli inizi del mese di maggio 2015, subito dopo l’adozione delle modifiche del bilancio pluriennale previste dalla Commissione Europea.

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