Piano Regionale di Gestione Rifiuti strumento strategico per gestire il ciclo dei rifiuti

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Nella scorsa riunione la Giunta regionale ha adottato la proposta di piano per la gestione dei rifiuti e disposto la sua trasmesso all’Assemblea legislativa regionale, per l’approvazione definitiva. Obiettivo del Piano è quello di adeguare la programmazione regionale di settore alle disposizioni della direttiva CE n. 98/2008. “Il Piano – afferma l’assessore regionale all’Ambiente Maura Malaspina – costituisce uno strumento strategico per governare la gestione integrata del ciclo dei rifiuti prodotti nel territorio regionale, con la finalità prevalente di ricondurre lo smaltimento in discarica a una operazione residuale, di quantità e impatto sempre più limitati, orientando le attività di gestione verso le operazioni di riutilizzo/preparazione al riutilizzo e riciclo. Ciò nella logica dello sviluppo di una ‘economia circolare’ organizzata in modo che i rifiuti di qualcuno divengano risorse per altri soggetti coinvolti nel ciclo di vita dei beni e servizi e quindi si riducano progressivamente.” .” Il Piano regionale ha una valenza temporale pluriennale fino al 2020 ed è in linea con le tempistiche della programmazione comunitaria. E’ stato elaborato sulla base dei seguenti macro obiettivi: minimizzazione della produzione dei rifiuti attraverso efficaci azioni di prevenzione; aumento della raccolta differenziata attraverso la riorganizzazione dei servizi di raccolta secondo il modello del “porta a porta”; massimizzazione del recupero di materiali anche attraverso la valorizzazione del rifiuto indifferenziato; miglioramento delle prestazioni tecnico/ambientali degli impianti; massima riduzione dello smaltimento in discarica. “Nel nuovo Piano – continua Malaspina – si conferma che nel contesto marchigiano non sono percorribili soluzioni che prevedano la realizzazione di impianti di trattamento termico (termovalorizzatori) da destinare a recupero energetico del rifiuto urbano indifferenziato.” Sulla base di questi obiettivi i risultati che il Piano prefigura sono in sintesi: prevenzione: contrazione della produzione pro capite del rifiuto urbano del 10% al 2020 rispetto al dato medio del periodo 2010-2012; raccolta differenziata: al 2020 la raccolta differenziata per avvio a recupero sarà superiore al 70 per cento a livello di ogni Ambito territoriale ottimale; smaltimento: minimizzazione del ricorso alla discarica attraverso l’evoluzione del sistema impiantistico di pretrattamento per consentire un ulteriore recupero di materia anche dal rifiuto indifferenziato con eventuale possibilità di valorizzazione energetica indiretta. Un altro elemento di novità che caratterizza questo nuovo Piano è il futuro assetto gestionale che consentirà nel tempo il conseguimento di migliori prestazioni, superando, a livello di singolo Ambito Territoriale Ottimale, le situazioni di difficoltà oggi registrate. Si tende quindi in maniera decisa verso un sistema in grado di permettere una maggiore efficienza ed economicità della gestione dei rifiuti con conseguente contenimento/riduzione dei costi a carico dei cittadini, anche attraverso la promozione della tariffa puntuale e della raccolta di qualità. La proposta di Piano, pur confermando l’attuale assetto istituzionale (mantenimento dei cinque Ato e delle relative Autorità d’ambito), auspica una possibile integrazione funzionale tra le Autorità d’Ambito per il conseguimento delle migliori prestazioni del sistema gestionale. Ciò vale soprattutto per quanto attiene alle problematiche del soddisfacimento dei fabbisogni impiantistici, superando così quell’elemento di frammentarietà che ha caratterizzato fino ad oggi il settore e che rischia di rappresentare il vero e fondamentale vincolo al raggiungimento degli obiettivi di efficacia e di efficienza che vogliamo, permettendo alle imprese locali di essere più competitive attraverso una riduzione dei costi dei servizi a favore dei cittadini. La proposta di Piano è stata sottoposta alla procedura di Valutazione ambientale strategica che si è conclusa positivamente migliorando gli aspetti ambientali e ampliando i livelli di tutela con riferimento ai perimetri dei Siti Natura 2000. Parallelamente, sono state previste agevolazioni localizzative a favore degli ampliamenti degli impianti di recupero già esistenti se funzionali allo sviluppo tecnologico aziendale nell’ottica del raggiungimento degli obiettivi di riciclaggio previsti dalla normativa comunitaria. Parte integrante del Piano è il Programma regionale di prevenzione dei rifiuti, importante strumento attuativo che delinea gli orientamenti generali, gli strumenti e le linee di intervento in materia di riduzione dei rifiuti da mettere in atto nel territorio regionale in stretta collaborazione enti, istituzioni, organizzazioni della società civile scuole e cittadini.

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