Urbino capitale del “Buono, pulito e giusto”

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Inizia la tre giorni del Consiglio Nazionale di Slow Food. Gianluca Carrabs: “Sabato alle ore 9.30, Carlo Petrini e Vittorio Sgarbi inaugurano il mercato degli agricoltori custodi della Biodiversità Agraria delle Marche e il Museo Storico dell’Arte Contadina” Da venerdì 13 Marzo, Urbino sarà la capitale del “Buono, pulito e giusto”, ospitando per tre giorni nel Legato Albani, la Conferenza delle Regioni e il Consiglio Nazionale di Slow Food Italia. Parteciperanno ai lavori più di 100 delegati, tra cui i Presidenti di tutte le sedi regionali italiane oltre allo staff dei dirigenti nazionali.
“Il consiglio nazionale – sottolinea Gianluca Carrabs, Amministratore Unico dell'ASSAM – è il più importante appuntamento associativo durante il quale si discutono le politiche che Slow Food Italia intraprenderà nei prossimi mesi. È da sottolineare che è l'ultimo appuntamento nazionale prima dell'EXPO e per l'occasione il Consiglio approfondirà tematiche da porre all'attenzione proprio all'Esposizione Universale di Milano”.
“Il clou dell'evento – continua Carrabs – sarà sabato mattina alle ore 9,30, quando Carlo Petrini, Presidente internazionale di Slow Food, Vittorio Sgarbi, Assessore alla Rivoluzione del Comune di Urbino e il Sindaco Maurizio Gambini inaugureranno, insieme al sottoscritto, il mercato degli agricoltori custodi della Biodiversità Agraria delle Marche, curato dall'ASSAM, e il Museo Storico dell’Arte Contadina curato da Elio Savelli”.
Elio Savelli, agricoltore di Sant'Andrea di Suasa e custode delle tradizioni, ha costruito un proprio museo dell'AGRICOLTURA e per l'occasione esporrà alcuni dei suoi pezzi, unici nel suo genere, oltre 50 tra mezzi e accessori agricoli: un torchio del 1600, rarissimo per come è costruito, aratri, seminatrici, irroratrici del XIX secolo, macchine a trazione; un vero e proprio museo dellʼagricoltura animale e meccanica, attrezzi manuali sui quali i contadini hanno riversato sudore e fatica; un vasto campionario che giunge fino alla seconda metà del ‘900.
Per ciò che attiene il Mercato della Biodiversità Agraria elle Marche, ci saranno 11 Agricoltori Custodi che, in base alla Legge Regionale 3 giugno 2003 n. 12, sono stati riconosciuti per la loro attività di tutela delle risorse genetiche animali e vegetali del territorio marchigiano.
I prodotti della biodiversità minacciati di erosione genetica o a rischio di estinzione e per i quali esiste un interesse economico, scientifico, ambientale, paesaggistico o culturale, che saranno presenti ad Urbino, sono: la fava di Fratte Rosa, la cicerchia di Serra De’ Conti, l'orzo mondo, il cappero di Borgo Cisterna, il mais Ottofile di Roccacontrada, l'anice verde di Castignano, la cipolla di Suasa, il fagiolo occhio di capra, il fagiolo monachello, il carciofo jesino, il cece quercia di Appignano, lo scalogno di Pergola e il pendolino marchigiano.

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