Fare sistema nell’agroalimentare

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“L’export agroalimentare delle Marche è cresciuto del 109% dal 2000 al 2014. Ma i prodotti alimentari marchigiani non sono ancora percepiti nella loro interezza dai consumatori italiani: c’è ancora molta strada da fare a livello di politiche di brand per valorizzare questa nicchia. Si rivelano perciò fondamentali azioni di informazione e promozione integrata”. Così il direttore dell’Area Agricoltura e industria alimentare di Nomisma, Denis Pantini, intervenuto oggi al workshop “La qualità come strategia per l’agroalimentare marchigiano” organizzato da Regione Marche e Agenzia Servizi Settore Agroalimentare (Assam) in collaborazione con il polo enogastronomico regionale Food Brand Marche, nell’ambito del progetto Wellfood “Promoting Wellness In Adriatic” – co-finanziato dal programma IPA Adriatico CBC 2007-2013. Secondo i dati elaborati da Nomisma su base Istat l’export dell’agroalimentare marchigiano ha messo a segno dal 2000 al 2014 un +134% per i prodotti agricoli, +105% per i vini e le bevande e +96% per i prodotti alimentari. Meno bene, anche a causa dell’embargo alimentare imposto dalla Russia, il 2014, dove le Marche hanno registrato -3,5% in valore (dato nazionale +2,4%). A pesare è la performance registrata dai prodotti alimentari (-10,3%), mentre quelli agricoli si attestano a +4,8% (dato nazionale: -1,3%). Dalla relazione del direttore dell’Area Agricoltura e industria alimentare di Nomisma emerge anche la necessità di insistere sulla promozione verso i consumatori esteri, soprattutto inglesi e tedeschi.

Per il direttore di Food Brand Marche, Alberto Mazzoni: “Oggi più che mai è necessario fare sistema per la promozione del nostro agroalimentare di qualità in Italia e all’estero. Per questo abbiamo messo assieme un polo enogastronomico ad alta rappresentatività: una compagine di 13 soggetti sotto un unico marchio che già oggi esprime il 40,2% del valore della produzione agroalimentare regionale. Puntiamo ad essere, a partire da Expo, una piattaforma di riferimento per promuovere in maniera integrata l’agroalimentare marchigiano, a disposizione di tutti gli operatori che vogliono entrare in contatto con il brand Marche”.
Al dibattito organizzato da Regione Marche e Assam a Senigallia hanno partecipato anche la dirigente del servizio Agricoltura, forestazione e pesca della Regione Marche, Cristina Martellini, il funzionario Assam, Fausto Ricci, il presidente di Bovinmarche, Domenico Romanini, il dirigente responsabile Istituto di Ricovero e cura a carattere scientifico (INRCA), Paolo Orlandoni.

Tra gli argomenti del workshop, incentrato sulla qualità come asset strategico per l’agro-alimentare regionale, macroregionale e transnazionale, anche l’importanza di innovazione e dialogo tra imprese, centri di ricerca, consumatori. Un argomento chiave per il benessere delle regioni adriatiche, quest’ultimo, sul quale il progetto Wellfood (che coinvolge 9 partner da 7 Paesi dell’Area Adriatica) ha investito importanti risorse anche per sviluppare la consapevolezza sulla sicurezza alimentare e sul benessere legato ad un’alimentazione di qualità. Non a caso tra i temi affrontati oggi anche la forte relazione tra cibo e longevità dei marchigiani – illustrata dal dirigente responsabile INRCA, Paolo Orlandoni – e la sicurezza agroalimentare, con la case history di Sitra, il sistema di tracciabilità e archiviazione per le produzioni agricole ed alimentari regionali e dei prodotti a marchio QM, condiviso come best practice nei Paesi che partecipano a Wellfood. Una nicchia d’eccellenza, quella del marchio QM – che come ha sottolineato il funzionario Assam, Fausto Ricci “interessa già circa mille aziende, che immettono sul mercato 74 prodotti certificati”. A chiusura dell’evento si è svolto il cooking show dell’Istituto Panzino di Senigallia con i prodotti proposti da Food Brand Marche, a dimostrazione della centralità che la formazione riveste per il polo enogastronomico.

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