Mercato dei servizi bloccato da burocrazia e lobby pubbliche

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Un Vice Ministro con delega al vasto mondo dei servizi presso il Ministero dello Sviluppo Economico e un Tavolo Permanente di confronto tra Governo e imprese dei Servizi per cogliere a pieno sfide e potenzialità di un settore che negli anni di crisi ha mantenuto performance positive, garantendo posti di lavoro (+141mila addetti dal 2009 al 2014) e che nei prossimi potrà trainare la ripresa economica e occupazionale del Paese”. E’ questa la proposta avanzata stamane da Gianni Luciani, Presidente FISE – Federazione Imprese di Servizi di Confindustria nel corso della Tavola Rotonda promossa dall’Associazione a Roma dal titolo “Concorrenza e Lavoro – Una regolamentazione per il futuro dei servizi”, che ha visto l’ampia partecipazione di rappresentanti politici e governativi, del mondo imprenditoriale e scientifico.

L’evento è stato anche occasione per la presentazione dallo studio CENSIS – FISE (Federazione Imprese di Servizi di Confindustria) “Il Valore del Servizio – Concorrenza e trasparenza nel mercato dei servizi”.
Questi i principali spunti: il mercato dei servizi è oggi troppo contratto e appesantito dalle procedure, ma con notevoli potenzialità inespresse, contraddistinto da una competizione che si gioca ancora troppo sul costo del lavoro, con processi di liberalizzazione bloccati da una “lobby pubblica” attenta a non modificare gli assetti esistenti. Al contempo sono forti i progressi compiuti negli ultimi anni sul piano della trasparenza, dell’innovazione tecnologica e della reputazione.
Dalle norme contenute nel Jobs Act ci si aspetta benefici effetti sull’occupazione: il 40% delle imprese prevede nuove assunzioni.

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