Porto di Ravenna: un 2014 da incorniciare, ma 2015 /16 saranno durissimi

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Si è svolta la riunione del Comitato Portuale durante la quale è stato approvato all’unanimità il Bilancio Consuntivo 2014 dell’Autorità Portuale di Ravenna. Il Presidente dell’Autorità Portuale di Ravenna, Galliano Di Marco, ha sottolineato che “il 2014 è stato uno degli anni migliori nella storia del Porto di Ravenna. Da una parte si è registrata una crescita del traffico di circa il 9% – miglior risultato post crisi 2009 – che, sommata al +5% del 2013 segna un aumento del 14% negli ultimi due anni. Il conseguente aumento dei ricavi con le entrate correnti ad oltre 23 milioni (+28%), ha consentito all’Ente di chiudere il 2014 con un risultato operativo annuo di quasi 22 milioni di Euro, grazie anche alla ulteriore riduzione delle spese correnti (-11%)”. L’avanzo primario di amministrazione, ha raggiunto a fine 2014 circa 52 milioni di Euro, di cui 45 attualmente destinati al Progetto Hub Portuale di Ravenna.
Oltre a positivi risultati economici, preme sottolineare che il 2014 è stato l’anno migliore nella storia delle Autostrade del Mare a Ravenna (+ 39,8 %), con il Terminal Traghetti in utile netto dopo quasi 20 anni di perdite (e il risultato sarebbe stato ancora migliore se la linea non fosse stata interrotta a settembre a causa dell’incidente accaduto in Grecia ad un altro traghetto Grimaldi che è stato sostituto proprio con la nave impiegata a Ravenna) e la creazione di oltre cinquanta nuovi posti di lavoro.
E’ invece proseguito il calo nel settore delle crociere (rispetto al 2013 -54% di passeggeri e -47% nel numero di toccate di navi al Terminal di Porto Corsini), per il quale sarà necessario rivedere la strategia del Business Plan del 2010, anche alla luce di ciò che succederà a Venezia.
Molto positivo l’andamento del traffico ferroviario, modalità attraverso cui è stato movimentato circa il 15%, del traffico complessivo marittimo del Porto, al netto delle rinfuse liquide. Si tratta del valore assoluto più alto dal 2008, con un incremento significativo (+49%) rispetto al 2013.
Nel corso del 2014, inoltre, è stato presentato – pur tra mille difficoltà tecniche, legali, amministrative e procedurali – il Progetto definitivo dell’Hub Portuale di Ravenna, agli Enti competenti. “Si tratta di un Progetto complesso – ha dichiarato il Presidente dell’Autorità Portuale di Ravenna, Galliano Di Marco – che speriamo possa vedere la luce al più presto anche per raccogliere i frutti di oltre due anni di intenso lavoro. A fronte di tante notizie positive, non possiamo ignorare che il biennio 2015-2016 sarà durissimo per almeno quattro motivi, tutti importanti e nessuno da sottovalutare: il calo del traffico nel primo trimestre (-5%), che ha confermato le nostre previsioni di inizio anno; le Autostrade del Mare che hanno ormai saturato ogni spazio disponibile nell’area del nostro terminal Traghetti e Crociere (T&C S.r.l.); gli innumerevoli problemi creati dall’alluvione d’inizio febbraio, primo tra tutti il nuovo insabbiamento dell’avamporto, i cui tempi di risoluzione, questa volta, non saranno brevissimi. Ma è il quarto motivo, per noi, il più importante ed impone ora di compiere scelte precise: in assenza del Progetto Hub e con l’attuale situazione delle casse di colmata, anche alla luce dei provvedimenti assunti dalla Procura della Repubblica di Ravenna, l’Autorità Portuale si trova nella difficoltà di procedere regolarmente nel percorso che l’avrebbe portata all’avvio dei lavori dell’Hub ed alla realizzazione del Progetto nei tempi stabiliti e, pertanto, nella necessità di provvedere al dragaggio del porto attraverso nuove ed immediate soluzioni, che sono già in corso di approfondimento, con tutte le limitazioni del caso che tali soluzioni comporteranno. Nei prossimi due o tre mesi lavoreremo per mettere a punto tali soluzioni che discuteremo prima in seno al Comitato Portuale e poi con le Istituzioni locali e con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e su di esse investiremo anche tutto, se necessario, il nostro avanzo di amministrazione. Adesso è il momento di pensare alla salvezza del porto più che al suo futuro sviluppo”.

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