Il Porto? E’ Aperto!

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Domenica 26 luglio non si tratterà di un semplice riassetto del Porto Antico, ma dell’ apertura di una grande breccia: idealmente si abbatteranno delle mura per aprire uno spazio di nuove possibilità. Ogni centro urbano ha un luogo rivelatore capace di riassumere il passato che si trova alle sue spalle proprio perché è uno spazio capace di oggettivare i tratti identitari di una città. Tutta la vicenda millenaria di Ancona ha sempre insistito sull’area portuale. E questo odierno riassetto del Porto che riconsegna alla città la sua area più antica, quella più segnata dalle tracce della storia, offre a tutti noi un’occasione che mancava da tempo quella di riappropriarci dei luoghi da dove è partito il destino di Ancona e da dove sono state scritte le pagine più grandi della sua stessa storia.
Questa sorta di tatuaggio tracciato sul manto stradale prevede tra l’altro una striscia rossa che è l’indicazione per un cammino ideale: la popolazione viene invitata a percorrere un itinerario contrassegnato dalle tappe più significative della propria storia, in cui trovano voce anche i grandi protagonisti da Traiano a Vanvitelli ma anche coloro che hanno speso risorse, intelligenza, per la stessa vita del Porto.
Ciò che rimane delle antiche mura sta a indicare la duplice funzione della recinzione: da una parte contiene e protegge e definisce, dall’altra – attraverso le portelle – si apre all’altrove e alle partenze.
Ci sono state proprio in quest’area portuale partenze reali e partenze ideali. Da questo Porto è partita l’avventura dell’archeologia attraverso l’azione di Ciriaco Pizzecolli e da questo porto e dai suoi traffici ha preso avvio la giurisprudenza mercantile grazie all’opera di Benvenuto Stracca.
Il mare che bagna i moli è capace di evocare anche e sempre il mondo della fatica, del sacrificio, del lavoro, dell’impegno ed è il luogo dove l’intera comunità può ritrovare i segni di una appartenenza condivisa.
Uno spazio fatale celebrato dalla grande arte, dalla pittura di Carpaccio a Pinturicchio fino a Turner. Dal grande cinema di autori come Visconti, Maselli, Monicelli, Soldini e Moretti. Dalla prosa
visionaria e passionata di Garrone e da quella lucida e attenta di Pasolini. Dalla poesia immaginifica di D’Annunzio, al canto purissimo di Franco Scataglini. E forse proprio Franco Scataglini ha saputo cantare senza retorica questi spazi del vivere totale del sogno e della fatica come ci suggeriscono ancora le ombre stilizzate delle vecchie gru sull’asfalto trasformando paesaggio, personaggi, ambienti del lavoro in figure e voci dell’anima.
L’EVENTO:
I ritmi della giornata saranno accompagnati dal presentatore Andrea Carloni, affiancato da un interprete della lingua dei segni. Disponibili sul posto per tutto l’evento diversi servizi di ristoro gestiti dagli operatori gastronomici del porto.
Si inizierà alle ore 18 con attività ludiche e laboratoriali, yoga della risata e molto altro, dedicati ai bambini: saranno operativi, presso il Molo Rizzo di fronte alla Porta Clementina, 5 gazebo e 2 giochi mega-gonfiabili ed un’area riservata allo Yoga della Risata. Al Molo Clementino ci sarà la gimkana per mini ciclisti di Quintabikers, e una foto esposizione di Medici Senza Frontiere. Alle ore 18,15, il via alle esibizioni delle atlete e degli atleti dell’A.G.G.A. l’Associazione Ginnastica Giovanile Ancona, con volteggi spettacolari nelle loro performance di ginnastica ritmica, artistica e danza.
Alle ore 19.45, iniziano gli spettacoli musicali della “Mabò band”, una delle più importanti street band di intrattenimento musical-comico italiane, che dall’area della festa arriveranno fino a Piazza della Repubblica come dei pifferai magici per attrarre il pubblico verso il porto antico.
Alle ore 20,30 una rappresentanza dell’Unione Sportiva Ancona 1905 aprirà con il suo saluto gli spettacoli dal palco principale. Seguirà Peppe Bartolucci, nostrano dicitore di vernacolo, anconetano purosangue, nato nel riò San Pietro, che ci delizierà con alcuni brani tratti da poesie di Turno Schiavoni e Eugenio Gioacchini. Poi sarà la volta del Professore Antonio Luccarini, la “storia di Ancona”. Laureato in filosofia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Bologna, Docente Universitario, ex Assessore alla Cultura del Comune di Ancona e tanto altro, il Professore ci intratterrà raccontandoci della storia e della filosofia del nostro porto.
Gianmarco Dottori (alle 21.30 circa) aprirà come vincitore assoluto dell’ultima edizione del Musicultura Festival l’evento clou della serata: il concerto di Teresa De Sio “Tutto cambia”. Questa prima data del suo nuovo spettacolo folk scalderà la serata a suon di note con un quintetto elettro/acustico che dallo scorso anno sta raccogliendo grandi successi di pubblico e di critica sia in Italia che all’estero (Italia, Francia, Germania, Malta, Irlanda, Estremo Oriente).
A chiudere l’intensa serata (ore 23.30 circa), sarà l’avvolgente potere dell’energia e del “fuoco”. La Compagnia dei Folli, anch’essi marchigiani, porterà in scena tutto il teatro d’immagine tra trampolieri, fuoco, danzatori e musica. Essendo un teatro di pura immagine è adatto ad un pubblico di ogni età e di carattere internazionale.
Un percorso quindi fatto di suggestioni poetiche e di musica, realizzato anche grazie al supporto di numerosi partner istituzionali, del partner Vodafone Italia e di diversi sponsor, tra cui UBI Banca.

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