Porto di Trieste: 22 mln per il potenziamento della stazione di Trieste Campo Marzio

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Il commento del Commissario D’Agostino sull’assegnazione del CIPE: “Tassello importante per lo sviluppo ferroviario del porto con risorse totali per 50 mln. Ora inizia la parte operativa e il rilancio di Adriafer 2.0 con la manovra unica ”. “Ieri abbiamo ottenuto un altro ottimo risultato per il rilancio del porto di Trieste. L'approvazione, da parte del Cipe, del progetto che prevede interventi ferroviari per il potenziamento della stazione di Trieste Campo Marzio è il frutto di un lavoro di squadra fatto assieme alla Regione Friuli Venezia Giulia. Quando c’è sinergia e dialogo tra istituzioni, i risultati si vedono e si realizzano in progetti concreti. Ci preme sottolineare che questo finanziamento si inquadra perfettamente in una strategia di rilancio del porto in chiave ferroviaria a cui l’APT sta lavorando assieme agli operatori e agli enti territoriali già da mesi: treno e ferrovia sono l’elemento fondamentale della competitività del nostro scalo”. Questo il commento del Commissario D’Agostino sulla notizia dell’assegnazione da parte del CIPE di 22 milioni per il potenziamento della stazione di Trieste Campo Marzio. Tale stanziamento si aggiunge ai 28 milioni di euro già nella disponibilità del Contratto di Programma di RFI, per un totale quindi di 50 milioni destinati all’ammodernamento di Campo Marzio.
Nel progetto di RFI oltre all’allungamento dei binari, funzionale alla composizione di treni da 750 metri, sono previsti interventi tecnici fondamentali per l’avvio della manovra unica ferroviaria, prossimo obiettivo dell’Autorità Portuale funzionale a abbattere tempi e costi e quindi rendere più competitiva l’offerta dei servizi dello scalo triestino.
“Se da un lato – conclude D’Agostino – si lavorerà sull’efficientamento e rinnovo dell’infrastrutturazione, ovvero sulla parte hardware, massima attenzione verrà posta dall’Autorità Portuale sull’offerta dei servizi, ovvero la parte software, con il rilancio di una nuova Adriafer 2.0”.
Dal mese di agosto nel nostro scalo si è realizzata una importante novità: RFI, che tra i servizi obbligatori del Gestore dell’Infrastruttura Nazionale non ha più la manovra, sta gradualmente lasciando il servizio, che entro il 1° ottobre 2015 sarà organizzato autonomamente dalle altre Imprese Ferroviarie.
L’operazione richiede competenze tecniche e mezzi idonei certificati. Le Imprese Ferroviarie operanti a Trieste Campo Marzio per agosto e settembre stanno coinvolgendo nella manovra Serfer ed Adriafer: tutte insieme affiancheranno RFI nelle operazioni a Campo Marzio e hanno già indicato FUC (Ferrovie Udine Cividale, Impresa Ferroviaria di proprietà al 100% della Regione FVG) come operatore neutrale di manovra. FUC in questo momento sta completando l’acquisizione delle competenze tecniche necessarie, iter che intende concludere in tempo per la scadenza del 1° ottobre 2015.
L’Autorità Portuale procederà a breve alla vendita della maggioranza delle quote possedute di Adriafer Srl. determinando il valore della Società ed invitando a presentare offerta le Imprese che già hanno manifestato interesse nei mesi scorsi.

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