Pelletteria, export +10,2% nel primo trimestre 2015

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Nei primi tre mesi del 2015, nonostante le previsioni di un raffreddamento dei mercati – in particolare di quello cinese – soprattutto con riferimento ai consumi della fascia lusso, i dati delle esportazioni di prodotti in pelle Made in Italy mettono in risalto una crescita a ritmi elevati della domanda: +10,2% per un fatturato di 1,6 miliardi di euro. Questo è quanto emerge da uno studio di settore condotto da Aimpes, l\’associazione italiana manifatturieri pelli, e presentato nel corso dell\’edizione 108 di Mipel, conclusa il 4 settembre a Fiera Milano (Rho). Per il settore di borse e accessori, il consuntivo del 2014 si è chiuso con un bilancio complessivamente soddisfacente. Il quadro di sintesi evidenzia infatti un settore in salute, pur con qualche zona d'ombra. L'anno scorso le esportazioni sono cresciute a ritmi più contenuti rispetto agli ultimi 5 anni (+7,8% in valore e + 3,3% in volume) ma più che soddisfacenti, considerando le contrazioni verificatesi in alcuni mercati di prima fascia. Ora si guarda con attenzione alle turbolenze del mercato azionario cinese, che si sono estese a Piazza Affari, in modo particolare sui titoli del lusso. Secondo gli analisti ci sarà una probabile inversione di tendenza anche nella domanda che però, fino alla fine di marzo, è rimasta sostenuta: + 40% la crescita delle esportazioni nel mercato cinese. Il prezzo medio all'export aumenta in generale del 10,7%; in particolare quello delle borse per donna cresce del 30% a 154 euro di media al pezzo confermando che la domanda di borse e accessori Made in Italy si colloca nella fascia medio-alta.

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