Definiti nuovi criteri, modalità di costituzione e norme di funzionamento del comitato tecnico consultivo per la Polizia locale. Lo stabilisce una recente delibera di giunta adottata su iniziativa dell’assessore alla polizia locale e politiche integrate per la sicurezza, Fabrizio Cesetti, che spiega: “L’obiettivo è garantire la massima operatività, celerità e informalità delle attività del comitato, anche mediante una verbalizzazione sintetica delle attività, definendo i tempi massimi entro cui avviare i lavori delle singole sedute e stabilendo termini minimi entro cui esprimere pareri o presentare proposte unanimi ed esaustive su specifiche questioni”. Per garantire l’alternanza al comitato, i nuovi criteri prevedono l’impossibilità di rivestire l’incarico per più di un mandato. Il comitato, che si riunisce almeno una volta all’anno, resta in carica per tutta la legislatura e costituisce la sede di confronto per l’individuazione delle politiche regionali in materia di polizia locale e per la verifica della loro attuazione. Formula proposte alla Giunta regionale e si esprime in merito a uniformi e distintivi, alle dotazioni di mezzi operativi, ai programmi di formazione e studio, a modulistica e procedure in materia di polizia locale.
E’ composto dal Direttore del dipartimento che lo presiede, dal dirigente della struttura regionale, da tre rappresentanti degli enti locali (due designati dalla sezione regionale dell’Anci e uno dell’Upi), da tre esperti (di cui uno designato dalle associazioni dei comandanti e due di comune accordo tra quelle maggiormente rappresentative della polizia locale regionale) e da quattro esperi designati dalle organizzazioni sindacali.