Lo storico Istituto G. e M. Montani di Fermo incontra gli Archivi Storici del Comune di Montefiore dell’Aso e si anima un programma di spedizioni scientifiche. Sulla fine del ‘800 molti furono i Comuni che si attrezzarono per risolvere il problema della distribuzione dell’acqua potatile. Nell’estate del 2014, presso l’Archivio Storico di Montefiore dell’Aso è stata condotta una ricerca (AEI, Sett 2015 ”Le sfide di De Vecchis e l’avventura dell’elettricità” a cura di Ing. O.Mauro) con la quale si sono messi in luce i passi con i quali tra il 1894 ed il 1897 si arrivò, sotto il Sindaco Luigi de Vecchis, alla realizzazione di un’importante opera idraulica ed elettrica con la quale il paese di Montefiore dell’Aso, tra i primi nelle Marche, potette beneficiare di acqua potatile distribuita nelle case e di un impianto d’illuminazione elettrica. Nel corso dell’autunno del 2015, L’ing. Oronzo Mauro e la Prof.ssa Teresa Cecchi hanno curato un progetto didattico presso gli Istituti G. e M. Montani di Fermo e Comprensivo di Ripatransone, Montefiore e Cossignano attraverso il quale si sono ri-analizzate le acque delle storiche fonti di Montefiore, come appunto fatto sul fine dell’800.
Il 23 Gennaio 2016, dalle ore 9.00 alle ore 11.00, presso l’AULA MAGNA dello storico Istituto Montanti di Fermo i curatori del progetto insieme all’Arch. GM. Vallorani e agli studenti della 5A dello stesso istituto, presentano i risultati del progetto autunnale con conferenze sui temi della storia della potabilità dell’acqua, richiami alle caratteristiche locali delle risorse idriche e risultati delle analisi delle acque secondo i moderni protocolli a confronto con le analisi di fine ‘800.
Dalle 11.00 alle 12.30 è prevista una visita alle Cisterne Romane per vedere la Fermo acquatica curata dal’lng. M. Rotunno.
Nel corso del pomeriggio, dalle 18.00 alle 19.00, presso l’Archivio Storico di Montefiore dell’Aso, la famiglia Eleuteri/Cossignani fa dono di un faldone di importanti documenti storici riguardanti contratti idro-elettrici e mezzadria della prima metà del ‘900, l’iniziativa è inserita nel progetto “Archivi delle Famiglia – sharing culture” volto alla digitalizzazione e condivisione degli archivi storici delle famiglie montefiorane.