Urbino Servizi, il PD chiede trasparenza sulle nomine

1140

Forza Italia (Forza Urbino) ci ricasca. E quello dell’Urbino Servizi sembra, se fosse vera l’ultima assunzione facile, un caso da manuale di parentopoli e clientelismo politico. Dopo le rocambolesche vicende di cambi, dimissioni, presunti concorsi pilotati, l’affaire di Urbino Servizi si amplifica, con l’assunzione del nuovo Direttore (responsabile organizzativo), avvenuta giovedì 15 dicembre. Il sospetto di quello che sembra “essere un affare di famiglia” dell’amministrazione Gambini, riguarda questa volta Paride Sciamanna, giovane commercialista, nonché genero del Vicepresidente dell’Urbino Servizi Di Caro. Il quale con il semplice criterio dell’"intuitu personae" è stato nominato direttore dell’Urbino Servizi da quello stesso CDA di cui suo suocero è il vicepresidente (o almeno lo era fino al 15 dicembre). A dimostrazione del fatto che l’ascensore sociale, fermo ormai ovunque, qui non è mai andato in manutenzione.
Anche se questa volta, le opposizioni provano ad incepparlo, tanto da chiedere congiuntamente (PD, 5 Stelle e Cut) la convocazione di un consiglio comunale urgente su Urbino Servizi da tenersi entro 20 giorni.
Il Partito Democratico che vuole vederci chiaro, spiega in una nota come “la selezione in oggetto si sia tenuta ben due volte, ma nella prima la maggior parte dei candidati curiosamente disertò la prova scritta, e i pochi che la sostennero non furono ammessi all' orale”.
Poco dopo, l’Urbino Servizi bandisce una nuova selezione, ma questa volta modificando la procedura. Nessun concorso con prove scritte o orali. Ma semplicemente demanda “ad una Commissione tecnica il compito di esaminare i curricula di coloro che hanno presentato domanda, e infine chiede al CDA di scegliere tra una rosa di 5 candidati, il nuovo direttore. Con un criterio che è, appunto, quello dell’"intuitu personae".
“Una procedura che sembra fatta apposta per renderla poco trasparente – continua il Pd- tanto che la Consigliera Ubaldi si astiene da qualunque votazione”.
Ma il caso Sciamanna è solo l’ultimo incidente di percorso nella gestione dell’azienda. E il PD non perde occasione di ricordare i più “dolorosi” inflitti dalla gestione Gambini:
“Le dimissioni del Vicepresidente Silvestrini, a seguito del concorso che aveva portato all'assunzione di sua figlia in Urbino Servizi”. Episodio che, ironia della sorte, vide lo stesso Di Caro e il Consigliere Balduini, entrambi esponenti di spicco di Forza Italia, esprimere una durissima e inappellabile condanna morale.
Poi, “le dimissioni del Presidente Ugolini, a seguito della cacciata della Crespini e la nomina del nuovo Presidente Andrea Derogati, descritto come figura imparziale e distante dalla politica, e oggi a pochi mesi dalla nomina, già travolto dagli eventi, ostaggio della maggioranza ed esecutore dei loro cattivi consigli”.
Ancora “il caso del membro del CDA Ivan Santi, incompatibile con la carica in quanto la legge non permette che si possa essere contemporaneamente membro del CDA di società partecipate e dipendente del comune proprietario (e Ivan Santi è ancora dipendente comunale di Urbino)”.
Infine questo nuovo concorso in odor di nepotismo, che porta i malpensanti a urlare allo scandalo. Non prima però – conclude il Pd – di chiedere a Di Caro “perché si è dimesso solo ora? Non avrebbe fatto meglio ad autosospendersi prima che il genero partecipasse al concorso? Che fine hanno fatto le tante battaglie del prof in nome della trasparenza e della morale, quando era in prima fila a condannare l’amico Silvestrini?”.
Le risposte, si spera, non tarderanno ad arrivare.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here