A ricordo della tragedia mineraria di Arsia

1254

Non c\’è una famiglia ad Arsia che non sia stata toccata dalla miniera: nel bene con il lavoro, nel male con la tragedia del 28 febbraio 1940. E proprio nel ricordo di quelle 185 vittime italiane, e dei 147
feriti, il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia ha
donato al Comune Croato la mostra che aveva predisposto l'anno
scorso e che ora è stata allestita negli spazi del centro
culturale della cittadina istriana per rimanervi in modo
permanente. A sottoscrivere l'atto di donazione nel municipio di
Arsia (oggi Rasa), il presidente Franco Iacop e il sindaco
Glorija Paliska Bolterstein.

L'iniziativa ha coinvolto l'intera cittadinanza, e ha richiamato
ad Arsia autorità e rappresentanti dell'associazionismo e
sindacali, anche dalla Francia e dal Belgio, nel ricordo del
disastro di Marcinelle del 1956 che accomuna le due comunità.

Fino a pochi anni fa – ha sottolineato Iacop, che era
accompagnato da Claudio Violino dell'Ufficio di presidenza –
quanto accadde qui era poco conosciuto, mentre è giusto che si
sappia, che se ne parli, perché fa parte della storia della
nostra gente, del lavoro e del sacrificio che ne hanno segnato
l'esistenza. Per questi motivi è giusto – ha concluso – che la
mostra voluta dal Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia
trovi qui la sua collocazione naturale e definitiva, un luogo al
quale vogliamo rappresentare i nostri sentimenti di amicizia e di
fratellanza.

E' il più bel regalo che potessimo ricevere, ha quindi affermato
il sindaco, ricordando che quest'anno ricorre anche l'80°
anniversario della fondazione della cittadina che dista pochi
chilometri da Albona, le cui storie minerarie si intersecano con
quelle delle località limitrofe.

E se il console italiano a Fiume (Rijeka) Paolo Palminteri si è
soffermato sui temi della sicurezza nel lavoro e sulle
opportunità che vengono colte dall'imprenditoria italiana grazie
a una favorevole congiuntura che si deve alla pubblica
amministrazione croata, il presidente del Circolo Istria di
Trieste Livio Dorigo ha lanciato l'idea che Arsia e Marcinelle
vengano riconosciute monumenti internazionali dei martiri del
lavoro, idea che ha trovato immediata sponda da parte delle
organizzazioni sindacali presenti, Cisl e Uil.

A chiudere il sindaco di Albona e parlamentare a Zagabria Tulio
Demetlika, che ha sottolineato come proprio dal lavoro in miniera
e dal sacrificio di tanti uomini e tante donne oggi possiamo
costruire un futuro di amicizia e di collaborazione per i nostri
giovani.

Il Comune di Arsia ha ricevuto dal Consiglio regionale anche
alcune centinaia di copie della pubblicazione a corredo della
mostra.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here