Federalberghi per il terremoto di Ischia

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Attivazione di una “misura di finanziamento” regionale da individuare tramite i fondi comunitari; istituzione della “zona franca urbana” già sperimentata per le regioni colpite dal sisma; possibilità di utilizzo delle risorse previste dalla legge regionale del 2008, provenienti dai versamenti dei canoni concessori delle aziende termali. Sono questi i tre punti del programma contenuti nel documento sottoscritto in questi giorni da Federalberghi Ischia, Federalberghi Terme e Ascom Ischia, volto a salvaguardare ed insieme supportare l’economia nell’area dell’isola colpita dal terremoto lo scorso 21 agosto.

Il testo è il frutto di una riunione tra Federalberghi e Ascom dell’isola d’Ischia e la Federalberghi Terme e altre associazioni e comitati della zona, svoltasi presso l’hotel Regina Palace in rappresentanza della quasi totalità delle attività produttive del territorio.

Dopo la condivisione e la sottoscrizione da parte di tutti i presenti, il documento è stato presentato nel corso della seduta straordinaria della Commissione Consiliare Permanente della regione Campania, cui è seguito un incontro informale tra la vicepresidente di Federalberghi Terme, Stefania Capaldo, e l'assessore regionale alle Attività Produttive Amedeo Lepore, il quale ha assicurato il suo impegno personale a sostegno delle iniziative necessarie per la ripresa economica dell'isola, sia per affrontare le problematiche connesse al rilascio delle concessioni termali.

“Per noi la priorità assoluta è la riapertura delle attività all’interno del ristretto perimetro della zona interessata dal sisma – ha dichiarato il presidente della Federalberghi Ischia Ermando Mennella – una priorità che a nostro avviso deve essere garantita da una forte azione di tutti gli attori coinvolti: Sindaci, Commissario e Regione.

Con ciascuno di loro peraltro stiamo collaborando attivamente sin dalle prime ore successive all’evento sismico e dunque non appena i danni sono stati drammaticamente evidenti”.

“Tra le nostre richieste – ha detto Stefania Capaldo – abbiamo sottolineato l’istituzione della cosiddetta Zona Franca Urbana. Essa infatti è stata già messa in atto e sperimentata per la tragica circostanza del sisma dell’Italia Centrale e si è rivelata una misura di primaria utilità”.

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