Discendenza, personale di Carlo Cecchi alla Pinacoteca di Ancona

686

La Pinacoteca di Ancona ospita dal 29 settembre al 30 novembre 2017 la personale di Carlo Cecchi dal titolo Discendenza. In mostra, opere nuove del maestro che, operando tra Roma e Jesi, ha segnato le vicende artistiche del territorio marchigiano negli ultimi decenni, ed è proprio per questo già presente all’interno della collezione permanente del Museo.
La mostra di Carlo Cecchi occuperà due differenti spazi della Pinacoteca, riaperta da poco più di un anno e divenuta in breve tempo uno dei centri propulsivi dell’attività culturale regionale: le stanze della Cisterna, suggestivi spazi medioevali emersi durante la realizzazione dell’ampliamento del Museo, e il quarto piano, recentemente sede della mostra Il Caravaggio di Roberto Longhi. Questi due spazi sono, infatti, deputati ad ospitare mostre temporanee che, affiancate alla collezione permanente che vanta capolavori di Tiziano, Crivelli, Lotto e molti altri, garantiscono alla Pinacoteca il dinamismo necessario.

La scelta di Cecchi, e di una mostra che pone l’accento sul legame di un uomo e di un artista con il proprio territorio, arriva all’indomani di altre scelte dell’Amministrazione comunale riguardanti l’arte moderna e contemporanea, prima fra tutte quella della realizzazione della grande Fontana dei due soli di Enzo Cucchi al Porto Antico, e conferma la vocazione di Ancona a svolgere il ruolo di città del presente in una Regione che ne ha quanto mai bisogno.

“Cecchi non è solo un grande, ironico maestro del nostro tempo” sottolinea l’assessore alla cultura Paolo Marasca “è anche un artista generoso, che ha sempre lavorato con i giovani, e che ha contribuito senza sosta alla crescita artistica di un territorio che sente profondamente suo. Anche per questo, abbiamo scelto di ospitare le sue opere in una Pinacoteca che è, a sua volta, simbolo di un grande desiderio di crescita e affermazione culturale del capoluogo marchigiano”

La mostra sarà inaugurata il 29 settembre alle 18:00.

CARLO CECCHI
Carlo Cecchi, di origine toscana, nasce a Jesi nel 1949 e lavora tra Jesi e Roma. Attualmente è docente di Pittura negli Istituti d'Arte e nei Licei Artistici. Temperamento originale, insofferente agli schemi, alle scuole medie è ogni volta bocciato in disegno, il suo interesse principale è la musica, suona la batteria e negli anni sessanta fonda un gruppo, si avvicina all'arte dopo un variegato percorso scolastico e approda finalmente all'Istituto d'Arte di Ancona in cui si diploma nel 1969 con ottimi voti. Durante questa fase della sua vita conosce lo storico dell'arte Vittorio Rubiu e lo scultore Mannucci fondatore dell'Istituto. Si iscrive all'Accademia di Belle Arti per diplomarsi nel 1973. Tra i suoi docenti figurano Pier Paolo Calzolari, Concetto Pezzati, Alberto Boatto, Renato Bruscaglia, Tommaso Trini. In quell'ambito inizia a crescere in lui la volontà di fare l'artista perciò opera e realizza le prime esperienze espositive.
Spirito eclettico, il suo impegno non si limita alla pittura, diventa amico di poeti con cui realizza eventi in nome della reciprocità espressiva. Viaggia molto, frequenta gallerie, musei, tiene mostre in spazi pubblici e privati in Italia e all'estero. Spesso viene chiamato come relatore per incontri, seminar!, conferenze su tematiche riferite agli aspetti, agli sviluppi e agli effetti dell'arte contemporanea. Negli anni '70 guarda al linguaggio dei concettuali e all'arte povera e la sua pittura, dotata di forte riconoscibilità, è l'esito di un lungo cammino di ricerca per trovare un personale modo di esprimersi. Le opere del maestro sono presenti in collezioni pubbliche e private ed oggetto di testi critici e saggi da parte di storici dell'arte di prestigio internazionale.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here