La nautica prende il largo

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Lodolini: “Crisi finita e iter legislativo completato. La nautica prende il largo”. Più attenzione all’ambiente ed alla navigazione sostenibile

Il salone nautico in corso a Dusseldorf evidenzia che il comparto della nautica è uscito dalla crisi anche in Italia grazie al nuovo codice del settore ed all’iter normativo completato nella legislatura appena conclusa. L’abolizione della tassa di stazionamento per le barche aveva già dato un primo segnale di inversione della rotta per un settore che necessitava di un rilancio con le 40mila unità da diporto rientrate ad ormeggiarsi nei porti italiani.

Emanuele Lodolini

“Il Governo ha completato il percorso a sostegno di un comparto strategico anche per le Marche con l’approvazione del nuovo codice della nautica da diporto ed anche i dati di Confindustria Nautica confermano che il fatturato del settore è tornato al periodo pre-crisi a 3,4 miliardi dopo essere sceso di oltre il 30%”.
Così Emanuele Lodolini ha salutato con soddisfazione la presentazione dei dati che segue l’approvazione da parte del decreto del governo di revisione e integrazione del Codice della nautica da diporto. “Il settore nautico è in piena ripresa – ha aggiunto Lodolini – lo dicono gli operatori con gli ordinativi e lo conferma la vivacità del salone nautico in corso in Germania”. “Il Nuovo Codice – ha aggiunto – intende dare più competitività ad un settore in crescita, molto amato dagli italiani e tipico della tradizione imprenditoriale marchigiana”. Semplificazioni e disciplina specifica, quindi, per promuovere e diffondere la cultura e l’economia del Mare. Più attenzione ai diportisti ed ai professionisti, più sicurezza per i cittadini, protezione dell’ambiente marino, sviluppo di un turismo costiero sostenibile e della economia collegata. Solo le unità di diporto immatricolate sono oltre 100 mila in Italia, secondo i dati Mit, ma il settore è molto più ampio visto che il maggior numero di natanti è destinato a brevi spostamenti e non necessita di esser immatricolato. Nel comparto marittimo di Ancona le barche a partire da 10 metri a vela e motore sono quasi 2.000. “Il nuovo codice della nautica rafforza anche la tutela di interessi pubblici quali la protezione dell’ambiente marino, la sicurezza della navigazione, la salvaguardia della vita umana in mare e la diffusione tra le nuove generazioni della cultura e dell’educazione marinara, prevedendo al contempo interventi per lo sviluppo di un turismo sostenibile e costiero. Inoltre semplifica i procedimenti amministrativi del diporto nautico, in modo da favorire la competitività e la capacità di attrazione di investimenti nel settore e promuovere la crescita del volume commerciale in ambito diportistico, e assicura infine la coerenza delle nuove disposizioni con la disciplina del “Sistema telematico centrale della nautica da diporto”.

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