Le infrastrutture marchigiane alla svolta

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Lodolini: “Bene il collegamento Ancona-Perugia, pronti gli investimenti per la linea ferroviaria Orte-Falconara ed Adriatica. Serve una svolta”.

L’apertura al traffico di ulteriori 7 km lungo la strada statale 76 “della Val d’Esino”, nell’ambito dei lavori in corso per il completamento della direttrice Perugia-Ancona atteso per il prossimo luglio ed il piano di interventi per il miglioramento delle infrastrutture ferroviarie nella Regione Marche riafferma l’importanza di aver dato nuovo vigore, nell’ultima legislatura, al superamento del gap infrastrutturale nella nostra regione. “Ancona e Perugia erano gli unici due capoluoghi italiani non collegati da una strada 4 corsie e l’abbiamo superato” – ha detto Lodolini – e ciò significa rendere più competitivo il territorio che, nell’ottica dello sviluppo, va ben aldilà dei confini regionali e comprende senz’altro le Marche e più in generale il centro Italia”.

Emanuele Lodolini

“Occorre dare all’economia del centro Italia quelle risposte veloci di cui necessita per sviluppare tutte le potenzialità sul piano culturale, turistico ed economico e sarà importante, nella prossima legislatura, dare continuità al lavoro fatto dal Parlamento e dai governi Renzi e Gentiloni per mantenere alta l’attenzione nei confronti di questi territori e continuare a garantire investimenti infrastrutturali”. “L’obiettivo è chiaro” – ha concluso Lodolini. “Occorre andare oltre i confini politici, unire due territori, superare divisioni insignificanti in una logica europea”.

Anche sotto l’aspetto del servizio ferroviario occorre ancora far molto sia sulla linea Orte – Falconara “che è una delle infrastrutture più importanti e strategiche per la Regione Marche, un vero ponte fra Ancona e Roma, fra l’Adriatico e il Tirreno, come indicato anche dal Libro Bianco dei Trasporti, che sulla linea adriatica Bologna-Lecce”.

“Il problema dei disservizi sulla tratta ferroviaria Ancona-Roma richiede una posizione forte anche da parte della Regione Marche che deve riprendere in mano il contratto di servizio con Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana”. “Serve una svolta” – ha aggiunto. “Da utente sono stato testimone per 5 anni delle criticità. Finora abbiamo ottenuto il miglioramento apportato al materiale rotabile ed il raddoppio sulla tratta Montecarotto-Castelbellino-Castelplanio-Cupramontana, importante ma non sufficiente”. Il problema della perdita di passeggeri è legato al fatto il servizio non è sempre all’altezza degli standard minimi. “Nelle ultime settimane ho avuto rassicurazione che è pronto a partire un piano di interventi per le infrastrutture ferroviarie nella Regione Marche sia sulla linea Adriatica che sulla Orte-Falconara” – ha concluso Lodolini.

 

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