Tesmec S.p.A. (MTA, STAR: TES), a capo di un gruppo leader nel mercato delle infrastrutture relative al trasporto e alla distribuzione di energia elettrica, dati e materiali, comunica i principali risultati preliminari consolidati relativi all’esercizio 2018, che registrano una crescita significativa del fatturato, un miglioramento della posizione finanziaria netta ed un EBITDA influenzato negativamente da extra costi e da partite straordinarie dovute principalmente ad un rimborso assicurativo che non può essere ancora iscritto a bilancio in ottemperanza all’applicazione del principio contabile IAS 37.
Il Presidente e Amministratore Delegato Ambrogio Caccia Dominioni ha così commentato: “Il 2018 è stato un anno importante per il Gruppo Tesmec alla luce delle iniziative e gli investimenti intrapresi per sviluppare il nuovo modello di crescita focalizzato sulle tecnologie digitali. I risultati registrati sono stati peraltro condizionati da elementi non ordinari derivanti da alcune criticità nell’execution dei cantieri australiani sui quali siamo intervenuti con la ridefinizione del modello organizzativo e delle matrici di responsabilità. In particolare, nell’ambito di grandi progetti, non opereremo più in via diretta, ma applicheremo un modello di business basato sulla corretta ridistribuzione delle responsabilità con partners specializzati, come avvenuto con Nexans per il progetto Stockyard Hill. Per il 2019 ci attendiamo una crescita nei settori ad alta tecnologia, quelli a maggior valore aggiunto. Diagnostica, digitalizzazione e Internet of Things saranno le principali chiavi di sviluppo. Il Gruppo si focalizzerà, inoltre, su nuovi settori strategici quali quello del 5G. Al fine di supportare la struttura nel processo di crescita, sono previsti interventi sui processi aziendali per modernizzare ulteriormente il Gruppo”.
In dettaglio, al 31 dicembre 2018, il Gruppo Tesmec comunica i seguenti dati preliminari consolidati (non auditati).
I ricavi preliminari sono pari a circa 194 milioni di euro, rispetto ai 175,6 milioni di euro dell’esercizio 2017. La crescita è stata spinta prevalentemente dalla performance del settore Trencher e del settore Ferroviario.
L’EBITDA preliminare adjusted risulta pari a 20,9 milioni di euro al lordo della mancata contabilizzazione del rimborso assicurativo e delle partite straordinarie, ma che già include gli extra-costi emersi nella gestione dei cantieri australiani definiti nel terzo trimestre.
L’EBITDA preliminare è pari a 18,9 milioni di euro, rispetto ai 20,7 milioni di euro registrati nell’esercizio 2017. Tale risultato è stato negativamente influenzato dagli extra-costi emersi nella gestione dei cantieri australiani per circa 4,0 milioni di euro, già riportati nel risultato intermedio al 30 settembre 2018, da oneri di riorganizzazione per circa 0,5 milioni di euro e dai costi relativi ad un sinistro verificatosi in un cantiere australiano per circa 1,5 milioni di euro. In ossequio ai principi contabili di riferimento ed in particolare ai dettami del paragrafo 33 del principio IAS 37, secondo cui le attività potenziali sono rilevate in bilancio solo se virtualmente certe, al 31 dicembre 2018 il Gruppo avrà iscritto tra i propri proventi unicamente la quota parte di rimborso già ad oggi confermata dalla controparte assicuratrice, per i primi 300 mila euro. Le ulteriori quote di rimborso, che l’azienda ritiene ragionevolmente certe dato i titoli assicurativi, saranno pertanto iscritte in bilancio solo nel momento in cui verranno effettivamente riconosciute.
L’Indebitamento Finanziario Netto preliminare è pari a 77,7 milioni di euro, in miglioramento sia rispetto agli 85,2 milioni di euro al 31 dicembre 2017, sia ai 92,9 milioni di euro al 30 settembre 2018 grazie alla normalizzazione del capitale d’esercizio e della gestione finanziaria.
Alla luce dei risultati preliminari registrati al 31 dicembre 2018, il rapporto PFN/EBITDA adjusted risulterebbe pari a 3,7, in linea con i vincoli di covenant (salvo per Cariparma per cui è in corso di rilascio il waiver per 0,4 milioni di euro); con riferimento al rapporto PFN/EBITDA non adjusted i conteggi, ad oggi, si attesterebbero attorno a 4,1; il che determinerebbe solo lo step-up di un punto percentuale del tasso d’interesse del “Minibond 2018-2024”, emesso per un importo di 10 milioni di euro.
Il Portafoglio ordini è pari a circa 200,0 milioni di euro, anch’esso in incremento rispetto ai 195,0 milioni di euro dell’esercizio 2018 trainato dal settore Ferroviario e dalla ripresa del settore Energy e confermando la validità delle scelte di sviluppo strategico intraprese dal Gruppo.
EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
Sulla base dell’attuale portafoglio ordini e grazie agli sviluppi nei settori energia/telecomunicazioni, mining e ferroviario il Gruppo prevede per il 2019 ricavi in aumento, un sostanziale recupero della marginalità ed un miglioramento dell’Indebitamento finanziario netto. I principali driver di sviluppo saranno ricollegabili, nel settore Energy, all’implementazione di soluzioni integrate focalizzate su progetti speciali gestiti con nuove metodologie di stendimento ed al lancio di prodotti certificati per la realizzazione di Smart Grid. Nel settore Trencher, la crescita deriverà dallo sviluppo della value chain per i settori 5G, FTTx e mining. Il settore Ferroviario, infine, sarà positivamente influenzato dall’avviamento dei progetti collegati a nuovi sistemi per diagnostica e manutenzione su piattaforma web.
Il Progetto di Bilancio d’Esercizio di Tesmec S.p.A. e il Bilancio Consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2018 saranno esaminati dal Consiglio di Amministrazione della Società previsto per il 5 marzo 2019.