Diportistica, la Regione FVG avvia il processo di valutazione ambientale delle aree

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“La Regione ha avviato il processo di
Valutazione ambientale strategica del Piano di Utilizzazione del
Demanio marittimo statale a uso diportistico (Pud), con
l’obiettivo di disciplinare l’esercizio delle funzioni
amministrative in materia di beni appartenenti al demanio
marittimo statale con finalità diportistica e delle attività
connesse, che sono di competenza regionale”.

Lo ricorda l’assessore regionale al Patrimonio, Sebastiano
Callari, che ha presentato alla Giunta regionale la proposta di
Pud attraverso la quale “si riconosce – spiega l’assessore – la
valenza socio-educativa del mondo dell’associazionismo
nell’ambito delle attività amatoriali legate al mare: in
particolare dei sodalizi sportivi dilettantistici, ma più in
generale degli enti senza scopo di lucro che svolgano una
costante attività di coesione sociale ed educativa e che per
questo rappresentano importanti realtà di aggregazione”.

“Per raggiungere tale obiettivo – rileva l’assessore – la Regione
ha stabilito di riservare alcuni ambiti del demanio marittimo a
tali tipologie di soggetti, prevedendo un percorso preferenziale
per l’assegnazione delle concessioni. Il loro rilascio avverrà
nel rispetto delle disposizioni di legge e dei principi di
pianificazione pubblica, selezione concorrenziale e trasparenza
del procedimento, per assicurare ai candidati condizioni
paritarie di partecipazione, in conformità con le finalità e le
modalità di utilizzo prestabilite”.

Il Piano di utilizzazione svolge innanzitutto una ricognizione
dell’esistente e poi suddivide le aree demaniali marittime sulla
base del tipo di attività esercitata dai singoli soggetti
titolari della concessione demaniale.

Le aree demaniali oggetto dello strumento di pianificazione
vengono qualificate sulla base della tipologia di attività che il
Piano stesso prevede vi possano essere sviluppate, distinguendo
la finalità lucrativa da quella non lucrativa.

“Nel Piano – precisa Callari – viene mantenuta una suddivisione
delle aree che rispecchia la natura dei soggetti titolari delle
concessioni demaniali marittime alla data dell’entrata in vigore
della legge regionale numero 10 del 2017, mentre saranno avviate
procedure di evidenza pubblica riservate, sulla base della
tipologia di soggetti che viene indicata per la specifica area
demaniale”.

Le procedure selettive sono disciplinate dall’articolo 52 secondo
il quale, per le aree riservate dal Pud agli enti senza scopo di
lucro, i principi per la comparazione delle domande di
concessione sono integrate da ulteriori elementi: la promozione e
sviluppo del ruolo sociale ed educativo; lo svolgimento di
iniziative culturali, naturalistiche, ambientalistiche, sportive
e didattiche, finalizzate al mantenimento e alla valorizzazione
della tradizione e della cultura marinara locali, alla tutela
dell’ambiente, marino, alla promozione del diporto sostenibile;
l’esperienza maturata in tali settori operativi, anche sul piano
della conoscenza del territorio e della capacità di sviluppo di
relazioni inter-istituzionali in ambito locale; l’impegno a
riservare una quota parte degli spazi demaniali agli associati
già iscritti all’associazione uscente; la limitazione del numero
di concessioni demaniali da assegnare al medesimo soggetto, per
garantire un’adeguata pluralità e differenziazione dell’offerta,
nell’ambito territoriale di riferimento.

 

 

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