Il mare cela tra le sue onde moltissime sfide e di domande ancora irrisolte. Ocean Hackathon® vuole raccoglierne e affrontarne alcune in una maratona di 48 ore non-stop, durante la quale diverse squadre cercheranno di trovare soluzioni e risposte ai quesiti proposti, con il supporto di ricercatori ed esperti del settore e con l’opportunità di usare dataset marini.
Ecologia e biologia marina, scienza partecipata, educazione al mare, nautica, sport, trasporti marittimi e sicurezza della navigazione, gestione delle risorse marine, inquinamento, turismo ecosostenibile, specie aliene e invasive: questi sono alcuni esempi dei temi che chiunque può proporre in una sfida, alla ricerca di un risultato o di una risposta ancora mancante.
L’iniziativa è organizzata dalla sede di Ancona dell’Istituto per le risorse biologiche e le biotecnologie marine (IRBIM) del CNR di Ancona in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche, che mettono a disposizione infrastrutture, coordinamento e risorse scientifiche per la la quinta edizione dell’Ocean Hackathon per l’Italia: la “Call for Challenges” è aperta per tutto il mese di giugno, in cui chiunque può proporre le sfide.
L’evento conclusivo si svolgerà a ottobre in modalità online e gratuitamente, ampliando il bacino di partecipazione anche al di fuori del territorio nazionale.
Le sfide possono essere sottoposte online da istituzioni, singoli cittadini, ma anche da imprese che operano in ambito marino, da chi amministra e gestisce le risorse marine, da associazioni ambientaliste, o semplicemente da chi “vive” il mare anche solo come ambito di studio, o da chi normalmente non ha modo di trovare, da solo, risposte ai propri interrogativi.
La squadra vincitrice avrà accesso alla competizione finale che si svolgerà a Brest (Francia) nel dicembre 2020.