L’Abruzzo come set, Cna Cinema e Audiovisivi: coinvolgere gli operatori locali

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La scelta di ambientare in Abruzzo un film, utilizzando il borgo di Rapino come scenario, muove nella giusta direzione. Ma adesso deve nascere un percorso che possa finalmente vedere il nostro territorio protagonista, e capace di proporsi come credibile concorrente e alternativa di regioni che da anni battono con successo questa strada, e quindi occorre aprire un confronto tra le istituzioni e gli addetti ai lavori abruzzesi e i portatori di interessi della filiera legata alla produzione cinematografica. E’ quanto chiede alla Regione ed al suo strumento operativo del settore, la “Abruzzo Film Commission”, Cna Cinema e Audiovisivo, sigla che associa numerosi e qualificati operatori della filiera produttiva legata al settore; un segmento di cultura ed economia del nostro territorio che chiede di poter condividere con i protagonisti delle scelte politiche ed economiche tanto le strategie quanto i percorsi.

«I progetti di marketing territoriale che vogliono coniugare diverse filiere come cinema e promozione del turismo sono convincenti – dice la presidente Anna Paolini – anche se l’Abruzzo deve recuperare i gravi ritardi accumulati negli anni passati nei confronti di regioni molto più agguerrite, che su questo campo hanno puntato con decisione, investendo ingenti risorse economiche. Ma tutto questo ha senso solo se i tanti professionisti e le tante professioniste che vivono in Abruzzo possono vedersi riconosciuto un ruolo»«Ed è per questo – aggiunge – che torniamo anche in questa sede pubblica a chiedere un incontro all’assessore regionale al Turismo, Mauro Febbo, che ha anche la delega alla Film Commission. Perché crediamo di avere al nostro interno competenze e professionalità in grado di aiutare questo percorso».

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