NEWBRAIN, innovazione digitale e sostenibilità al centro dello sviluppo dei nodi logistici del futuro

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Il progetto di cooperazione territoriale NEWBRAIN, cofinanziato nell’ambito del Programma Interreg V-B ADRION e in cui l’AdSP del Mare Adriatico Centrale ha ricoperto il ruolo di capofila, si è posto con obiettivo quello di favorire lo sviluppo di un trasporto sempre più sostenibile e funzionale alla rete di corridoi trans-europea TEN-T e quindi ai nodi logistici che hanno come fulcro il trasporto marittimo o rappresentano degli importanti crocevia tra corridoi TEN-T. Il progetto ha avuto una durata complessiva di 37 mesi (dicembre 2017 – dicembre 2020) e sta giungendo, quindi, alla sua conclusione.
Tra le altre, l’attività di progetto T2.3 è stata volta all’identificazione e la creazione di azioni di cooperazione transnazionale – Set up of transnational cooperation actions, aventi l’obiettivo di proporre nuovi e innovativi investimenti da realizzarsi anche grazie ad opportunità di finanziamento internazionali, europee o nazionali. Questa attività inoltre, si è posta l’obiettivo di contribuire all’incremento del livello di expertise del personale impiegato dagli enti partner di questo progetto promuovendo lo studio e l’analisi di meccanismi finanziari o di contesti di cooperazione, attivabili congiuntamente da più soggetti e quindi diversi dai prestiti bancari o dalle sovvenzioni pubbliche, proprio al fine di aumentare la platea delle opportunità di finanziamento a disposizione per futuri investimenti.

In concreto sono state sviluppate 3 differenti azioni:

–              L’AdSP del Mare Adriatico Centrale ha presentato ad ottobre 2018 e quindi ottenuto il relativo finanziamento di una proposta progettuale nell’ambito della “2018 Transport call” del Programma “Connecting Europe Facility”. Questa, denominata SMART-C (Scalo MArotti viRTual Corridor), aveva l’obiettivo di testare l’applicazione di nuove tecnologie di intelligenza artificiale utili per il tracciamento e monitoraggio dei veicoli lungo i percorsi tra due aree doganali del porto. SMART-C si inserisce in un più ampio “Global project” che avente lo scopo di incrementare la qualità dei servizi legati ai trasporti e alle operazioni portuali (sbarco e imbarco, espletamento delle pratiche doganali, verifiche e controlli dei mezzi, ecc…) con l’intento più ampio di migliorare la gestione del flusso veicolare all’interno delle aree portuali. Da qui la decisione di trasferire l’area doganale (insistente nel porto vecchio ndr) al di fuori del varco di entrata o uscita per i traghetti;
–              La Camera di Commercio delle Piccole e Medie imprese del Pireo (Grecia) ha presentato un’iniziativa dal nome “TRANSBASE” avente lo scopo di promuovere la partecipazione congiunta ad opportunità di finanziamento dedicate alla trasformazione degli attuali sistemi di trasporto in sistemi a più basse emissioni e quindi più environment-friendly. TRANSBASE mira quindi a sviluppare una piattaforma software che permetta a tutte le parti coinvolte nel trasporto di merci di produrre e utilizzare informazioni standardizzate nelle diverse operazioni portuali e quindi di incrementare l’efficienza delle procedure amministrative, nonché di facilitare la comunicazione tra i diversi nodi logistici (porti, interporti, ecc…) finanche con le organizzazioni locali (es. Camere di commercio e industria);
–              La Fondazione ITL-Istituto sui Trasporti e la Logistica, in qualità di partner coordinatore dell’Attività T2.3 del progetto, ha svolto un lavoro di raccordo con gli altri soggetti partner dal quale è emerso che una potenziale iniziativa congiunta potrebbe essere focalizzata su piattaforme e sistemi ICT a supporto dei nodi logistici. In altre parole, la principale necessità trasversale a tutti i partner di progetto è quella di poter condividere in real-time informazioni operative e strategiche con tutti gli operatori e soggetti coinvolti nelle attività di trasporto (da quelli della logistica, a quelli portuali e dei nodi logistici e quelli afferenti a tutti i servizi ad essi collegati, come ad esempio le agenzie marittime).
Più in dettaglio, i risultati che si vorrebbero conseguire vanno dal monitoraggio degli ingressi e uscite dei veicoli nelle e dalle aree portuali; ad una più efficiente gestione degli spazi presenti all’interno dei nodi logistici e portuali; ad una maggior sincronizzazione delle operazioni di carico e scarico dei veicoli di trasporto ed infine ad una più ampia disponibilità di informazioni derivante da una maggiore condivisione tra tutti i soggetti coinvolti.
Questa potenziale collaborazione, attraverso lo sblocco di potenziali finanziamenti derivanti dalla partecipazione a Programmi europei, supporterebbe in maniera concreta lo sviluppo del Corridoio TEN-T Scandinavo-Mediterraneo nella sua parte meridionale, nonché, grazie al miglioramento della connessione e collaborazione tra le due sponde del bacino Adriatico-Ionico, e tra quest’area ed il resto d’Europa, sarebbe in linea con quanto previsto dal Pilastro 2 della Strategia macroregionale EUSAIR.
Lo scorso 17 dicembre si è tenuta in modalità on-line la conferenza finale del progetto NEWBRAIN, durante la quale sono stati mostrati i principali risultati raggiunti con la realizzazione del progetto e, quindi, gli obiettivi colti dopo ormai più di tre anni di lavori.
Questo progetto si chiude con la fiducia da parte di tutti i partner coinvolti di continuare a collaborare insieme per lo sviluppo, il rafforzamento e la crescita economica dell’area Adriatico-Ionica, in un’ottica di sempre maggior riduzione dell’impatto ambientale che il settore dei trasporti e della logistica genera, e quindi di un sempre maggior utilizzo di pratiche di trasporto multi e intermodali. Dimostrazione ne è anche la firma di un Memorandum of Understanding tra i partner di progetto per la prossima realizzazione delle azioni (denominate “priority projects”) più importanti e utili nel percorso delineato dal NEWBRAIN.

Questo articolo è stato realizzato con il supporto finanziario dell’Unione Europea. Il contenuto dell’articolo è di esclusiva responsabilità dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale e in nessuna circostanza può essere considerato come riflesso dell’opinione dell’Unione Europea e/o delle Autorità del Programma ADRION”.

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