Scardinato e superato il concetto di vecchia pescheria

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Con la consueta abilità e creatività Stepping Stone ha partecipato alla progettazione dei materiali e delle superfici di Scampo Pescheria Moderna: il nuovo format, nato da poco a Bologna, che scardina il concetto di vecchia pescheria pur rimanendo ancorato alla tradizione

 L’amore per la materia prima, per la nuda essenza delle cose e ancora la volontà di lasciare un’impronta nuova, un segno identitario di se stessi e del proprio lavoro. Su questo territorio comune, da sempre teatro di chi osa e non si limita all’ordinario, si innesta la collaborazione tra Stepping Stone, showroom di Bologna specializzato nella progettazione di materiali e superfici e Scampo Pescheria Moderna, nuovissimo format, che ha esordito a settembre sotto le Due Torri, riscontrando un discreto interesse e successo.

Sullo sfondo di una pandemia galoppante che ha visto molti ristoratori abbassare definitivamente la saracinesca, si dipana dunque questa storia, perfetta sintesi dell’italianità, di quell’estro creativo che ha nella tradizione il proprio punto di partenza e nell’inedito il proprio punto di arrivo. L‘approdo a qualcosa di assolutamente nuovo.

 Scampo è sia pescheria che ristorante e ha le sue specifiche pecularità. In un ambiente minimal il pesce viene presentato sul banco, già pulito e sfiletatto, pronto per essere cucinato. Al cliente sono date due possibilità: portarselo a casa per cucinarlo per contro proprio. Oppure accomodarsi a uno dei tavoli ed attendere che venga passato in cucina per essere cotto al vapore, alla griglia, fritto o semplicemente per essere servito crudo a seconda dei propri gusti.

SCAMPO

L’idea è dei fratelli Graziosi. Uno è Sergio, 29 anni, laurea in scienze della comunicazione e una passione per la moda che è anche un lavoro grazie all’invenzione di un brand tutto suo, Bonsai. L’altro è Andrea, 27 anni, laurea in economia, e importanti esperienze nel settore commerciale di realtà del calibro di Eataly Roma e Danone. Due background diversi ma una passione familiare comune. Lo spiega Sergio:”Noi siamo nati e cresciuti a Bologna, ma nostra madre è di Formia e la sua famiglia conta tre generazioni di pescatori. Ancora oggi i loro pescherecci forniscono diversi ristoranti, mentre una parte del prodotto viene venduta attraverso la grande distribuzione e attraverso le pescherie. Da anni volevamo portare la storia della nostra famiglia e la conoscenza del pesce e del mercato ittico nella nostra città”. E così è stato, a settembre dopo mesi di ricerca, studio e analisi, i fratelli Graziosi hanno inaugurato, in via Galliera 11, Scampo Pescheria Moderna, format inedito, involucro di idee pensato per viaggiare, adeguarsi a qualsiasi contesto e radicarsi in ogni città del mondo.

LA PROGETTAZIONE DELLO STORE

Volevamo creare un ambiente riconoscibile, identitario e organizzato su pochi elementi e materiali capaci di legarsi in perfetta armonia tra di loro”. Spiega Sergio a proposito del percorso che ha portato alla realizzazione del primo store e che ha visto protagonisti lo studio Martino Design di Modena per quanto riguardo la progettazione degli interni, e Stepping Stone per quanto concerne la scelta dei materiali e delle superfici.

Scampo è un brand con una personalità precisa – continua Sergio – alle parole preferisce i gesti. Non parla ma rivela, mettendo al centro la cosa più importante, il pesce che non è solo un prodotto ma anche un storia, una tradizione.” Da questo universo di valori nasce l’esigenza di realizzare intorno a Scampo un’ambiente essenziale, dove i plus del brand vengono comunicati per sottrazione, elimando il superfluo e mettendo in luce ciò che conta.

Su richiesta dei fratelli Graziosi Stepping ha così focalizzato il suo lavoro su due elementi per loro imprescindibili: la griglia bianca – già ricorrente nella comunicazione del brand – e il colore blu.

Il dettaglio della griglia è stato riproposto nell’estetica degli ambienti rivestendo arredi e pareti con una piastrellina bianca quadrata (5×5 cm), componente funzionale ma anche allusiva perchè capace di ricordare le pescherie più classiche.

Per le superfici verticali si è proposta la classica rifinitura in bianco. Mentre, la scelta di stuccare in blu la posa sugli arredi ha esaltato l’elemento estetico della griglia stessa creando un elemento di continuità con il colore di alcune pareti resinate.

La  pavimentazione a terra invece ha visto un importante lavoro di recupero di un’antica superficie in cotto composta da tavelle rettangolari. Per legarlo al contesto Stepping ha proposto di  trasformare quel cotto in un cotto bianco e quindi di lavorare con una tonalizzazione nuova dell’esistente in sintonia con l’intero progetto. Laddove la tavella mancava non si è provveduto a rimpiazzarla con una simile. Si è preferito riempire il vuoto con del cemento lasciando traccia dei pezzi mancanti e valorizzando così un elemento narrativo di un certo valore.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Stepping Stone è uno showroom di Bologna specializzato nella progettazione e nello sviluppo di materiali e superfici. Fondato nel 2015 da Gian luca Perrone, propone da diversi anni momenti formativi accredidati dall’ordine degli Architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori di bologna, nonché mostre ed eventi legati all’universo dell’architettura, del design e dell’arte in tutte le sue declinazioni. Tra gli ospiti più importanti ricordiamo l’artista Vittorio Buratti, la giovane artdesigner Alice Corbetta e l’architetto e critico Luca Molinari.

 

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