Porto di Cagliari, sciopero degli operatori della logistica

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Anche a Cagliari lavoratori del trasporto merci e della logistica in piazza per chiedere certezze sul rinnovo del contratto nazionale del settore. La protesta, che nel capoluogo sardo coinvolge circa 3.000 lavoratori, il doppio se si considera tutto il territorio regionale, è stata organizzata dai sindacati, con un presidio questa mattina nell’area adiacente la Capitaneria di porto, davanti alla sede di Confindustria.

“Ci saremmo aspettati un minimo di gratitudine per uno dei settori che, in un periodo drammatico, ha maggiormente contribuito a mantenere ‘viva’ l’Italia, garantendo l’approvvigionamento delle merci, dei farmaci e dei beni alimentari- spiega alla ‘Dire’ la segretaria regionale Filt Cgil, Massimiliana Tocco-. Il contratto collettivo nazionale e’ scaduto ormai da un anno e mezzo, e in tutto questo periodo abbiamo ricevuto dalle associazioni datoriali proposte che riguardano solo l’abbattimento degli scatti di anzianità, delle ferie e dei permessi retribuiti”. Di fatto, prosegue Tocco, “non si vuole più applicare una clausola sociale, ma si chiede una precarizzazione maggiore dei contratti di lavoro: si sta sfaldando un se tore che invece si dovrebbe tutelare proprio per il ruolo svolto durante la pandemia”. La richiesta dei sindacati è chiara: “Chiediamo un aumento contrattuale economico che non intacchi minimamente i diritti dei lavoratori- conclude la segretaria-. Questo e’ un comparto che deve crescere, la circolazione delle merci aumenta sempre di piu’: c’e’ dunque bisogno di rafforzare il settore, di tenere alto il livello dei costi di lavoro, senza abbattere le tariffe”.

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