Anche l’Università di Trieste aderisce a #StopBallons, petizione per la tutela dell’ambiente promossa da MareVivo e PlasticFree onlus

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L’Università di Trieste aderisce alla petizione di Marevivo e Plastic Free “Per il mare non è una festa” #StopAlVoloDeiPalloncini #StopBalloons per chiedere una legge per il divieto del rilascio di palloncini e sensibilizzare sui danni che può avere la loro dispersione nell’ambiente, estendendo a livello nazionale quanto già approvato dal Consiglio della provincia autonoma di Trento sul tema.  

 La pratica sempre più diffusa di liberare i palloncini in aria in occasione di eventi e celebrazioni costituisce, oltre allo spreco di elio (risorsa non rinnovabile), una minaccia letale per gli animali che finiscono intrappolati nei loro fili o ne ingeriscono dei pezzi scambiandoli per cibo una volta che precipitano in mare.  

Secondo uno studio pubblicato da Ocean Conservancy, i palloncini sono al terzo posto tra i rifiuti più pericolosi per foche, tartarughe e uccelli marini. La plastica morbida che li compone, se ingerita da un animale, ha 30 volte più possibilità di ucciderlo rispetto alla plastica dura come quella delle bottiglie (fonte: University of Tasmania). 

Si tratta di una minaccia molto più frequente di quanto non si immagini: i pezzi di palloncino costituiscono l’80% dei rifiuti trovati all’interno lo stomaco delle tartarughe marine analizzate nell’ambito di un progetto di ricerca realizzato dall’Università di Wales Swansea (Regno Unito). 

 Durante le feste è possibile proporre ai più piccoli di sostituire i palloncini con le bolle di sapone. In una ricorrenza speciale, o durante una celebrazione, è preferibile piantare un albero o adottare virtualmente una tartaruga. Si tratta di un gesto concreto e gentile nei confronti del Pianeta che può avere un impatto emotivo maggiore sulle persone.  

«I temi legati alla sostenibilità sono entrati da anni nella vita dell’Università di Trieste – spiega Gianluigi Gallenti, Delegato del Rettore per la Sostenibilità – sono sempre più numerosi gli insegnamenti che li includono oltre a iniziative di impatto immediato come l’installazione di green corner per la distribuzione di acqua microfiltrata e borracce. Per un ateneo che si affaccia sul mare come il nostro appoggiare questa iniziativa era doveroso».

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