Rifiuti tessili e differenziata: punti di raccolta sulle mappe di Junker

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In Italia, con il decreto legislativo 116/2020, entra in vigore dall’inizio di gennaio l’obbligo di raccolta differenziata anche per i rifiuti tessili. Il decreto anticipa di tre anni la scadenza (2025) fissata dalle direttive dell’Unione Europea, che stabiliscono obiettivi vincolanti per il riciclo dei rifiuti urbani, inclusi quelli tessili. Si vuole infatti migliorare la gestione dei rifiuti in tutta Europa e limitare il suo impatto ambientale: consideriamo che il settore dell’abbigliamento, da solo, responsabile per il 10% delle emissioni globali di gas serra.

Per fortuna molti Comuni italiani sono già in linea con la normativa, mettendo a disposizione da tempo cassonetti per la raccolta di abiti usati. Per massimizzare il recupero dei rifiuti tessili e ridurre la quantità di ciò che finisce in discarica, Junker app può supportare le amministrazioni ad ottenere una raccolta dei rifiuti tessili di qualità.

Come? Scopriamolo insieme!

Junker app aiuta i cittadini a riconoscere i rifiuti tessili e a conferirli in maniera corretta, grazie alla funzione Cerca che permette di esplorare oltre 1000 categorie di rifiuti.

Le indicazioni riguardano tutti i rifiuti tessili: dai capi di abbigliamento agli accessori, dalle lenzuola alle tovaglie.

Nelle mappe di Junker è possibile poi inserire i punti di raccolta degli abiti usati, così da aiutare i cittadini a trovare velocemente il punto più vicino a loro.

Infine, con i messaggi di Junker puoi comunicare in maniera tempestiva variazioni e/o novità del servizio di raccolta dei rifiuti urbani, ad esempio per gli abiti usati. Il messaggio arriverà in pochi secondi a tutti gli utenti che hanno scaricato l’app e sono localizzati nel tuo Comune.

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