Interreg Ita-Slo: la cooperazione premia buone pratiche e imprese verdi

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L’attività di cooperazione tra Friuli
Venezia Giulia, Veneto e Slovenia ha premiato le buone pratiche
nella sostenibilità, mettendo in luce un territorio senza confini
che si è dimostrato fucina di grandi imprenditori che sanno fare
della leva ecologica un motivo di crescita.

Questo il messaggio che l’assessore alle Finanze del Friuli
Venezia Giulia ha portato all’evento in programma a Caorle
nell’ambito della Settimana verde dell’Unione Europea, dedicata
al tema “Eu Green Deal-Make It Real”. Interreg Italia-Slovenia ha
aderito all’iniziativa con “Prospettive verdi” un’intera giornata
di confronti, arricchita da visite naturalistiche, che è stata
occasione tra i rappresentanti istituzionali per un aggiornamento
sullo stato di avanzamento del Programma Interreg V-A Italia
Slovenia e sulle prospettive della programmazione 2021-27. Per la
Regione Friuli Venezia Giulia – è stato detto – l’Interreg
rappresenta un grande strumento per mettere a frutto le relazioni
transfrontaliere e valorizzare ulteriormente sul piano europeo le
nostre buone pratiche, premiate per essere esempi di successo da
trasferire in altri territori.

Oggi l’Europa verde è una delle sfide principali della
cooperazione e come tale costituisce un pilastro della
programmazione che necessita di ulteriori risorse.

Giornate come quella odierna contribuiscono all’orgoglio per i
risultati raggiunti e proiettano la Regione verso la
programmazione 2021-27 che include, come la precedente, tutto il
territorio regionale del Friuli Venezia Giulia, la provincia di
Venezia e cinque regioni per la Slovenia (Primorsko-Notranjska,
Osrednjeslovenska, Gorenjska, Obalno-kraška e Goriška).

Le risorse ammontano a oltre 88,6 milioni di euro, di cui quasi
71 da fondi Fesr e la restante quota da cofinanziamento
nazionale. Gli assi strategici su cui punta il programma sono
economia circolare, innovazione, cooperazione tra cittadini; più
del 45 per cento delle risorse, circa 32 milioni di euro, sono
inoltre dedicate alla cultura e al turismo sostenibile.

Il 37,44 per cento dei fondi, quindi circa 26 milioni e mezzo,
punteranno a promuovere l’adattamento ai cambiamenti climatici,
la transizione verso un’economia circolare, la biodiversità e le
infrastrutture verdi. Le rimanenti quote saranno indirizzate per
circa il 10 per cento, ovvero quasi 7 milioni, alla capacità di
ricerca e di innovazione e all’introduzione di tecnologie
avanzate; mentre l’8 per cento circa, ovvero 5 milioni e mezzo,
andranno alla gestione e alla cooperazione nell’area di
programma. Con 3,5 milioni ciascuno verranno finanziati
sull’intera area di programma tre progetti strategici di natura
ambientale.

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