Durante la terza giornata di Ecomondo, la manifestazione dedicata all’economia circolare in scena alla Fiera di Rimini, che si chiude oggi venerdì 11 novembre insieme a Key Energy, si è parlato di materie prime, energia e della necessità di incentivare, in Italia, la diffusione di gas rinnovabili e a basse emissioni di carbonio come il biometano e il biogas, da produrre “in house”. La traiettoria delineata dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) si è d’altra parte tradotta nel Decreto biometano, tramite il quale sono stati stanziati 1,7 miliardi di euro di investimenti per favorire la realizzazione di nuovi impianti e la riconversione degli impianti di biogas esistenti. Secondo le stime del CIC, in Italia, ad oggi, vengono immessi in rete 130 milioni di metri cubi di biometano e biogas ottenuto da Forsu (Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano), ma si stima che, grazie all’implementazione delle misure del PNRR dedicate al settore, entro il 2026 si potrebbe arrivare a una produzione di oltre 4 miliardi di mc di biometano agricolo, pari a circa il 30% del totale forniture di gas naturale importato dalla Russia. L’Italia, già secondo Paese in Europa per produzione di biogas e tra i principali al mondo, con un adeguato sistema legislativo a supporto potrebbe però addirittura raggiungere una produzione di circa 8 miliardi di m3 di biometano al 2030.