10 auto del Vaticano inaspettate

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Per l’appassionato medio di auto, il parco macchine del Papa può sembrare piuttosto stravagante. Certo, non troverete qua le auto super lussuose che potete noleggiare a Dubai, ma sono comunque tutte fatte su ordinazione. Anche se, in un certo senso, prendere in affitto auto di lusso dalla migliore autosalone può anche avvicinarvi a un senso di divinità. Dopo tutto, a differenza del Papa, voi potete scegliere la vostra auto a noleggio tra le tante opzioni di affitto, mentre il pontefice si accontenta di qualcosa fatto apposta per lui.

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L’articolo di oggi riunisce dieci auto iconiche e in qualche modo sorprendenti di quattro papi, da Pio XI a Francesco.

Mercedes-Benz Nürburg 460 (1930)

L’azienda tedesca ha un rapporto lungo e speciale con il Vaticano. La prima Mercedes per Papa Pio XI fu costruita a Stoccarda quasi un secolo fa: la foto di questa vettura scattata in Piazza San Pietro nel 1930.

Per quanto riguarda il periodo precedente, fino al 1929 il Sommo Pontefice non aveva bisogno di automobili. Per protestare contro l’irrisolta “questione romana”, il Papa non lasciò la città-stato di 44 ettari.

Mercedes-Benz 300 SEL Landaulet (1966)

Fino all'”invenzione” dell’auto del Papa come la conosciamo oggi, la stragrande maggioranza delle limousine vaticane è stata prodotta in formato Landaulet.

La foto immortala la prima uscita di Papa Giovanni Paolo II dopo la sua elezione nell’ottobre 1978. Le lettere sulla targa della Mercedes stanno per “Status Civitatis Vaticanae”, che è il nome dello Stato in latino.

Mercedes-Benz Classe G (1980)

È sotto Giovanni Paolo II che le auto dei sommi pontefici si sono trasformate da eleganti berline e londole in “acquari” dall’aspetto bizzarro, con una grande cupola trasparente che raggiungeva i 2,8 metri di altezza.

Una delle prime auto papali di questo tipo è stata una Mercedes-Benz Classe G in madreperla prestata dal Papa durante una visita in Germania nel 1980. Il pontefice ha poi riportato il SUV in Vaticano.

Seat Panda (1982)

Il pontefice Giovanni Paolo II preferiva G-classe e cambiava l’auto solo in occasioni speciali.

Una di queste è avvenuta nel 1982 durante un viaggio di lavoro del Papa in Spagna, allo stadio Camp Nou di Barcellona. Poiché la Helentwagen si è rivelata troppo alta per i tunnel di accesso al complesso, le autorità locali hanno fornito al pontefice una Seat Panda appositamente preparata.

Mercedes-Benz S 500 Landaulet (1997)

Le auto dei sommi pontefici sono solitamente dipinte di bianco (per le parate) o di nero (per i lunghi viaggi).

La Mercedes-Benz S 500 W140 papale con tetto ripiegabile è stata costruita nel 1997 e vantava un sedile del pontefice particolarmente confortevole con una gamma di regolazioni senza precedenti.

Mercedes-Benz G 500 (2007)

Dopo l’improvvisa morte di Giovanni Paolo II nell’aprile 2005, è subentrato alla guida del Vaticano Papa Benedetto XVI, che come auto ufficiale ha scelto… la Mercedes-Benz Classe G. In questo senso, il nuovo Sommo Pontefice ha copiato naturalmente il suo predecessore.

E sì, le guardie del corpo non sono mai troppe.

Mercedes-Benz Classe M (2012)

Nel 2012 la Gelandwagen, non proprio confortevole, è stata sostituita da una papamobile basata sulla nuova Classe M, e la suggestiva ma piuttosto sprovveduta schiera di guardie del corpo è stata sostituita da una cupola di vetro blindata.

L’auto è stata presentata a Papa Benedetto XVI di persona da Dieter Zetsche, allora capo di Mercedes-Benz e dell’intero Gruppo Daimler.

Renault Kangoo Maxi Z.E. (2012)

Alla fine del suo regno, Benedetto XVI ha deciso di dare un contributo all’ambiente mettendo in moto (anche se saltuariamente) un’auto completamente elettrica ricavata da un furgone Renault Kangoo Maxi Z.E..

Dotata di due comodi sedili posteriori, di un enorme tetto panoramico e di finestrini laterali rimovibili, la “macchina elettrica” è stata utilizzata principalmente per gli spostamenti intorno alla residenza estiva del Papa nella città di Castel Gandolfo, a 43 km dal Vaticano.

Dacia Duster (2019)

L’attuale Papa Francesco è un uomo decisamente modesto. Per un certo periodo ha utilizzato una Renault 4. Nel 2019, tuttavia, ha accettato volentieri la donazione di un crossover Dacia Duster.

L’auto, di colore bianco sporco e con interni beige, è dotata di un ampio tettuccio scorrevole per consentire una sovrastruttura a prova di proiettile. L’altezza da terra è stata ridotta di 30 mm per facilitare l’imbarco e il divano posteriore è dotato di regolazioni aggiuntive.

Toyota Mirai (2020)

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L’amore di Francesco per l’ambiente è encomiabile: nel 2020, il Pontefice ha acquistato una coppia di Smart Forfour elettriche. E poi ha aggiunto alla sua flotta una Toyota Mirai di prima generazione. La “giapponese” si è allungata fino a oltre cinque metri di lunghezza, mentre l’altezza della vettura ha raggiunto i 2,7 metri.

L’unico problema per i lunghi viaggi: nella capitale italiana c’è solo una stazione di rifornimento di idrogeno. E si trova a 15 km dal Vaticano.

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