IncHome Trading entra nel suo terzo anno di attività con obiettivi di crescita sempre più sfidanti

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Il modello di instant buyer adottato dalla società nel capoluogo meneghino cresce a doppia cifra e attira l’attenzione del mondo bancario.

 

Il mercato immobiliare di Milano ha continuato a correre anche nel 2022 con oltre 28.000 transazioni immobiliari concluse per un fatturato di circa 11,5 miliardi di euro. Il capoluogo lombardo è teatro di nuovi sviluppi e riqualificazioni, soprattutto nelle zone meno centrali della città. Tali interventi generano ricadute positive sulla qualità dell’abitare e la sicurezza dei quartieri.

È in questo contesto che incHome Trading entra nel suo terzo anno di attività con obiettivi di crescita sempre più ambiziosi. Il 2022 della società, che ha saputo rendere efficiente e profittevole il modello instant buyer, ha registrato 19 acquisizioni per un investimento di 25 milioni di euro. Il frazionamento dei 6.400 mq in portafoglio ha generato oltre 100 unità abitative, con un ROI medio sui 12 mesi del 22,48%. La durata media delle operazioni è di 10 mesi e la riqualificazione degli immobili ha garantito un efficientamento energetico, arrivando in classe A su ristrutturazioni integrali.

Per il 2023 incHome Trading conferma il suo posizionamento quale instant buyer meneghino che riqualifica contesti abitativi della metropoli lombarda, precedentemente dismessi o abbandonati, attraverso progetti di rigenerazione urbana, che non consumano territorio e che consentono di proporre agli acquirenti finali soluzioni abitative residenziali appetibili e facilmente accessibili.

Nonostante l’inflazione e l’aumento dei tassi d’interesse, il management di incHome non prevede crisi immobiliare su Milano città, bensì un mercato più equilibrato con stabilità e una buona domanda, nel quale identificare, oltre ad operazioni di medie dimensioni ormai terreno di gioco molto ben conosciuto da incHome, operazioni più grandi (palazzine o piccoli edifici indipendenti), che consentano un ulteriore aumento del ticket medio (oggi oltre 1,2 mln), investendo nel corso del 2023 35 milioni di euro di capitali già disponibili (di cui 12 mln allocati, nel primo trimestre, in 5 operazioni), più 40 milioni in fase di reperimento ed auspicando un raddoppio dei plafond di finanziamenti ipotecari, accordati dagli istituti di credito.

Al suo interno incHome punta ad un progressivo efficientamento organizzativo, grazie alla sua struttura rimasta molto snella (caratterizzata da un’elevata seniority delle Risorse interne), ad un modello di transazione immobiliare che autosostiene i costi di gestione della società e all’attento piano di contenimento dei costi, già avviato dal 2021, che ha portato nel bilancio 2022 un margine operativo lordo (EBITDA) positivo – pari a 288.670,00 – anticipato di tre anni rispetto al business plan iniziale.

Tra i punti di forza del modello incHome: “Seppur sia necessaria una maggior standardizzazione dell’approccio, la capacità di reperire operazioni profittevoli affiancata da un processo di  valutazione/valorizzazione degli immobili estremamente attendibile, rimangono gli elementi centrali del nostro modello di business” dichiara Marco Galliena, Presidente di incHome Trading.

La capacità di saper selezionare le acquisizioni ed effettuare valorizzazioni mirate ha portato ad un valore medio di mercato periziato dagli istituti di credito più alto del 42% rispetto al reale prezzo di acquisto  contrattualizzato dalla società. Ne consegue un elevato grado di affidabilità, riconosciuto dalle banche partners” aggiunge Laila De Berto, CEO della società.

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