Wärtsilä: il futuro ancora incerto dello stabilimento di Trieste

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“L’incontro non può essere giudicato positivamente perché era stato convocato per esaminare le proposte che avrebbe dovuto pervenire a Wärtsilä entro il 14 aprile, ma non ci sono state proposte da considerare. Nel corso della riunione è però emerso un elemento positivo, ovvero che l’azienda ha confermato l’attualità dell’interesse di almeno tre soggetti e significativi passi avanti nell’elaborazione delle proposte. La situazione, come si sapeva, è complessa e difficile; risulta quindi comprensibile che via sia la necessità di ulteriori approfondimenti. La richiesta di un nuovo incontro per dare il tempo alle proposte di giungere a maturazione ci trova concordi a patto che questo tempo sia impiegato utilmente”.

È questa la posizione espressa dal governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga a margine del tavolo sulla crisi della Wärtsilä convocato al ministero delle Imprese e del made in Italy, al quale hanno partecipato anche le rappresentanze sindacali e della proprietà finlandese.

In merito al futuro del sito produttivo di Bagnoli della Rosandra, Fedriga ha rimarcato che “la Regione chiede che il governo sia attivamente presente nel percorso intrapreso, affinché le proposte che saranno presentate siano effettivamente in grado di fornire garanzie occupazionali sia dirette sia per l’indotto, ma anche di collocare lo stabilimento triestino in un ambito strategico nazionale, così come richiesto dal primo momento dalla Regione Friuli Venezia Giulia”.

Il governatore ha infine sottolineato che “seppur in parte delusi dell’esito dell’incontro di oggi la Regione continua a confidare nel futuro dello stabilimento, marcando strettamente l’azienda e sostenendo il Governo nazionale negli ulteriori sforzi che vorrà e dovrà compiere per individuare una soluzione a questa vicenda”.

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