La “Storia siamo noi”, Residenza d’arte per Popoli in Festa 2023 a Fermignano

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Un progetto di Giovanni Gaggia e Pietro Gaglianò seconda edizione della residenza d’arte Fermignano – Marche restituzione dal 1°al 4 giugno 2023

 

 

Dal 1° al 4 giugno prossimi  ci sarà la restituzione della seconda edizione della residenza  “ La storia siamo noi” all’interno del Festival “Popoli in Festa”, che si è svolta dal 14 al 20 maggio a Fermignano, nelle Marche.

La “Storia siamo noi” nasce nel 2022 per volontà dell’Assessora ai Servizi alla Persona, Eventi e Pari Opportunità del Comune di Fermignano, Monica Scaramucci, con l’idea di ampliare la visione di Popoli in festa. Il festival celebra i popoli e le culture del pianeta e riunisce a Fermignano almeno sette Paesi differenti: Albania, Benin, Italia, Marocco, Nigeria, Senegal, Pakistan, Ucraina, è solo la punta dell’iceberg di una politica di inclusione culturale e sociale, tema centrale della residenza ideata dall’artista Giovanni Gaggia e dal critico d’arte Pietro Gaglianò.

Con il progetto “La Storia siamo noi” si vuole offrire ad artisti e studiosi l’opportunità di incontrare gli abitanti, vecchi e nuovi, in una dimensione orizzontale, raccogliendo le loro storie e i loro desideri per raggiungere tutti assieme un risultato corale. Il paese ospiterà laboratori, performance e momenti di incontro a tu per tu con la comunità marchigiana, in una ricerca di linguaggi in grado di coinvolgere in maniera attiva la popolazione fermignanese. Nella prima edizione sono stati realizzati “Una parola per Fermignano” e “Giochi di Carte”, rispettivamente a cura di Gaglianò e Gaggia. Quest’anno sono stati sviluppati entrambi i progetti con “Una voce per Fermignano” e “Giochi di carte 2023”. Gaggia e  Gaglianò, rispettivamente come artista e studioso dei linguaggi della contemporaneità da sempre portano avanti ciascuno nel proprio ruolo le pratiche comunitarie e didattiche .

 

Giovanni Gaggia: “ Siamo stati coinvolti per portare le comunità a lavorare insieme nella costruzione di un cammino che uscisse da un repertorio fatto di piatti tradizionali e danze popolari”. In una situazione come questa l’arte veste un ruolo di primaria importanza, infatti sono state ideate due azioni, ovvero “Una parola per Fermignano e “Giochi di Carte”. ‘Giochi di carte è un vero e proprio torneo di Briscola che segue tutte le regole tradizionali soltanto che non ci si può iscrivere in coppia ma singolarmente; si tratta di una performance collettiva per abitare la piazza nella dimensione antica del gioco. Ogni coppia aveva a disposizione un foglio di carta Fabriano fatta a mano sul quale, oltre ai punteggi della partita, lasciare segni di sé. Nel futuro mi piacerebbe con queste carte realizzare una installazione, una mappa di segni generata da una scrittura corale”.

 

 

 

 

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