Prosegue la quarta edizione di ELEMENTI, rassegna di musica contemporanea itinerante

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Prosegue la quarta edizione di ELEMENTI, rassegna di musica contemporanea itinerante ideata dalle associazioni MU e MAGMA con l’intento di ritrovare una dimensione performativa immersiva all’interno di paesaggi naturali dall’elevata potenza emozionale che caratterizzano il territorio romagnolo. I live gratuiti, previsti dal 4 giugno al 13 agosto a Cervia, Faenza, Cesenatico e nei comuni dell’Unione della Bassa Romagna, saranno dedicati a raccolte fondi specifiche destinate direttamente alle persone colpite dall’alluvione, con l’invito al pubblico a prendere parte alla ricostruzione culturale e paesaggistica del territorio. In questo caso specifico, sarà destinata alla Scuola di Musica G. Sarti di Faenza.

 

Venerdì 7 luglio a Faenza, nel magnifico parco di Villa Orestina, si terrà la live performance del progetto sonoro, ipnotico e ritualistico Heith, alias del compositore e produttore milanese Daniele Guerrini, qui in trio live accompagnato da Leonardo Rubboli Jacopo Battaglia (ex ZU). A seguire ci sarà un dj set di Carolina Martines, i suoi set, eclettici e imprevedibili, non sono collocabili all’interno di nessun genere specifico essendo narrazioni effimere e mutevoli tra diverse sonorità. Durante l’evento sarà creato un percorso espositivo all’aperto site specific con opere Nel corso della serata, nascosti nel parco della villa, sarà possibile scoprire una serie di lavori di Thomas Berra, che compongono un percorso espositivo dal titolo Frasche, a cura di Gioele Melandri.

 

Heith crea un paesaggio sonoro sotterraneo e ipnotico, fatto di un collage eclettico di distinti elementi sonori: da percussioni celesti intrecciate con oscillazioni meccaniche e disorientanti, a voci inquietanti che si sovrappongono a beat scuri e dub. Il suo ultimo lavoro, X,wheel, è stato pubblicato da PAN nell’ottobre 2022 e vede l’artista collaborare con diversi musicisti, unendo una serie di filosofie e finzioni in un tableau sonoro che porta l’ascoltatore in un regno ipnotico fatto di immagini intime e allucinazioni collettive. Dal 2013 è il fondatore dell’etichetta musicale sperimentale Haunter Records, uno dei principali punti di riferimento per la musica elettronica underground in Italia e già curatore dello spazio leggendario di Milano, Macao.

 

Carolina Martines, dopo un percorso di studi nelle arti visive con un particolare interesse per la fotografia, nel 2019 è co-fondatrice del collettivo Undicesimacasa e nel 2022 del progetto Bansheee, in questi anni si dedica alla ricerca e alla promozione musicale e alla pratica del djing. I suoi set, eclettici e imprevedibili, non sono collocabili all’interno di nessun genere specifico essendo narrazioni effimere e mutevoli tra diverse sonorità. Ha pubblicato mix per Noods Radio, Radio Raheem, Kiosk Radio e tra gli altri ha suonato a Macao, Fanfulla 5a, Cox18, Freakout Club, Imbarchino Valentino, Robot Festival, CieloTerra e altri.

 

La ricerca artistica di Thomas Berra indaga da tempo il rapporto che intercorre tra uomo e natura. Nelle sue tele compaiono foglie ed alberi silenzioni, foreste immaginarie composte da steli esili e sottili, abitate da personaggi quasi umani. In quest’occasione però questa ricerca cambia superficie di indagine; la narrazione diventa spazio fisico, il boschetto di Villa Orestina ospiterà una serie di sculture e installazioni che evocheranno le stesse sensazioni dei suoi dipinti, ma in un piano percettivo completamente diverso dal suo solito. Nascoste tra le piante del giardino si trovano una serie di lavori, innesto garbato e rispettoso della sacralità dello spazio naturale, che esemplifica l’ideale rapporto di convivenza tra mondo vegetale e spazio antropico.

 

Villa Orestina è uno dei più importanti siti in campo artistico e storico sulle colline di Castel Raniero. L’edificio, di oltre 442 metri quadrati, fu distrutto durante il secondo conflitto mondiale e completamente restaurato. La villa fu donata al Comune di Faenza dalla signora Alba Ghetti Bubani, alla sua morte nel 1998, con l’obbligo di trasformarla in un centro didattico, possibilmente specializzato nel settore del verde ornamentale, sua grande passione.

 

Il punto ristoro è a cura di Stella Palermo (Distretto A Faenza) e Ancestrale.

 

La quarta edizione di ELEMENTI è realizzata con il contributo della Regione Emilia-Romagna e in collaborazione con il Comune di Cervia e il Parco della Salina di Cervia, l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna (Alfonsine, Bagnacavallo, Bagnara di Romagna, Conselice, Cotignola, Fusignano, Lugo, Massa Lombarda e Sant’Agata sul Santerno), l’Unione della Romagna Faentina, il Comune di Cesenatico e il Comune di Faenza.

MAGMA nasce nel 2014, ponendosi l’obiettivo di coinvolgere e sensibilizzare la cittadinanza nei confronti delle arti, della creatività e del proprio territorio, l’Emilia-Romagna. Dal 2015, grazie ai fondatori Alex Montanaro ed Enrico Minguzzi, organizza eventi in cui convergono diverse discipline artistiche, arti visive, musica e performance, offrendo ai partecipanti la possibilità di spaziare oltre il proprio campo d’interesse, all’interno di luoghi naturali, urbani ed extraurbani dimenticati e architetture in disuso, valorizzati nella loro grande carica emozionale e nell’indiscutibile valore storico. Ha organizzato e curato diversi eventi culturali, come il festival Modulo Fest, e le mostre collettive Non Giudicare a cura di Viola Emaldi (2020) e Il rituale del serpente a cura di Viola Emaldi e Valentina Rossi (2021) all’interno dell’ex convento di San Francesco di Bagnacavallo.

 

MU è un’organizzazione indipendente e un collettivo dedito al suono e alle pratiche spaziali, nato nel 2016 dalla sinergia tra i fondatori Enrico Malatesta, Giovanni Lami e Glauco Salvo. Agisce in collaborazione con artisti, ricercatori italiani ed internazionali, attraverso l’ideazione e la presentazione di attività, concerti, performance, ascolti guidati e iniziative volte alla sperimentazione in ambiti quali musica, sound art, ecologia e pedagogia. L’intento di MU è produrre un riflesso socioculturale aperto, vitale e sostenibile, favorendo la circuitazione di pratiche e poetiche liminali; promuovendo l’ascolto come azione attiva e veicolo di relazione agli spazi, agli individui e agli strumenti.

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